Angelo Branduardi - COSI' E' SE MI PARE - la recensione

Per trovare un album di inediti a nome di Angelo Branduardi bisogna scorrere la sua discografia indietro fino al 2003, anno nel quale stampò “Altro ed altrove”. Dopo di che, a parte un disco live acustico pubblicato nel 2009 (“Senza spina”), il menestrello lombardo si è dedicato principalmente alla riscoperta della musica antica, dando alla luce ben quattro volumi della seria “Futuro antico” (il settimo uscito nel 2010).
Ora ecco il nuovo lavoro “Così è se mi pare”, un album che si compone di sei brani, di cui quattro inediti e due riletture. I primi sono stati composti in collaborazione con diversi autori tra cui la moglie Luisa Zappa Branduardi (“Barbriallen” e “Una vigile stella”), il paroliere Pasquale Panella (“Gira la testa”) ed un episodio composto interamente dalla coppia Maurizio Fabrizio/Walter Tortoreto. Le cover sono invece versioni italiane di brani come “The scarlett tide” di Elvis Costello (scritta con T-Bone Burnett per la colonna sonora del film “Cold mountain”) qui intitolata “Un lungo addio” e “Fairy tale of New York” dei Pogues (qui “Favola di Natale a New York”). “Così è se mi pare” è stato registrato con la collaborazione dei musicisti Gigi Cappellotto (basso), Maurizio Fabrizio (pianoforte e chitarre), Lele Melotti (batteria), Davide Regazzoni (percussioni) e Fawzia Salama (voce femminile).