Giovanni Allevi - ALIEN - la recensione

Pur essendo trascorsi due anni dall'ultimo album in studio “Evolution”, in questo periodo il pianista Giovanni Allevi ha continuato a far parlare di sé. Prima le polemiche per il suo concerto di Natale 2008 al Senato della Repubblica (accuse da alcuni musicisti classici e critici di non essere all'altezza di dirigere un'orchestra), poi la pubblicazione di un CD/DVD dal vivo (“Arena di Verona”), una raccolta (“Il nuotatore”) e infine la nascita del primogenito Leonardo nel febbraio del 2010. Ora il pianista marchigiano presenta il suo sesto capitolo discografico “Alien”: “Non so se si tratti di un disco perfetto, ma con certezza è esattamente come volevo" ha dichiarato Allevi presentando la sua nuova creatura.
L'album è stato registrato in soli dieci giorni presso l'Auditorium Stelio Molo della Radio Svizzera Italiana a Lugano, anche se la stesura è iniziata ben quattro anni or sono: al suo interno si alternano episodi più brevi e lunghe sonate (come i quindici minuti di “Tokyo station”).
“Alien” è disponibile anche in edizione deluxe contenente un libro fotografico di 32 pagine ed un brano esclusivo in cui Giovanni Allevi omaggia Chopin con il “Notturno 27”, nell’anno del bicentenario della nascita del compositore polacco.