Rockol30

«REVOLUTIONARY LOVE - Ani DiFranco» la recensione di Rockol

L'amore rivoluzionario di AniDiFranco è un metodo di sopravvivenza

La cantautrice pubblica il primo album di studio in quasi 4 anni, un capolavoro di scrittura e arrangiamenti. "Revolutionary road" è un balsamo musicale necessario

Recensione del 04 feb 2021 a cura di Gianni Sibilla

Voto 8.5/10

La recensione

Il concetto, in sé, non è nuovo: la più grande rivoluzione sono l'amore e la compassione. Ma arriva da una delle cantanti più battagliere degli ultimi 25 anni ed è eseguito alla perfezione, in un album che è tra le cose migliori di inizio 2021. Probabile trovare "Revolutionary love" nei best of di fine anno, nel suo genere. 

La storia

"Revolutionary love"  arriva a 4 anni da "Binary", ultimo album di studio. In mezzo concerti - fin che si poteva, ovviamente; un'autobiografia, "No walls and the recurring dream" e "No walls", un mixtape collegato - ovvero una sorta di colonna sonora del libro con versioni alternative ed acustiche dei suoi brani migliori. L'album nuovo è frutto soprattutto della collaborazione con Brad Cook (già con Bon Iver, che appariva nel disco precedente, War On Drugs e parte di vari progetti dei membri dei National, come Big Red Machine e Day of The Dead). È stato inciso con una band allargata che comprende i collaboratori storici della DiFranco Terence Higgins  e Todd Sickafoose ma anche tastieristi, fiati e un quartetto d'archi.

Il groove

Ani DiFranco non è una cantautrice qualunque. Siamo ormai lontani dal folk punk delle origini, ma se c'è una cosa che è rimasta nelle sue canzoni è il groove. Una volta era il suo stile di chitarra, ritmico e percussivo; negli utimi anni sono arrangiamenti complessi e avvolgenti: "Revolutionary love" è, musicalmente, un disco con sonorità calde: un soul folk basato su organo e wurlitzer,  una bella base ritmica a cui si aggiungono coloriture date da assoli di elettrica e archi. La canzone che dà il titolo all'album è pressoché perfetta: notturna come la copertina, ma con un calore che è la luce della mattina che sta per arrivare. E tutto il disco è una variazione sul tema di questo suono. È il disco più adulto di Ani DiFranco e scorre che è un piacere.

L'amore rivoluzionario

Anche i testi delle canzoni sono così: adulti, maturi, riflessivi e lucidi. Ani DiFranco non ha più la rabbia delle origini, l'ha trasformata in forza di volontà e benevolenza, verso se stessa e verso il mondo. "Revolutionary love", la canzone, è un inno all'autodeterminazione, all'andare avanti senza dimenticare questi anni terribili: " I will tend my anger/I will tend my grief/I will achieve safety/I will find relief/I’ll show myself mercy/I’ll show myself respect/ I’ll decide when I’m ready/To forgive but not forget".

Tutto l'album è una riflessione su cosa si può fare e non fare per lottare al degrado e all'aggressività del mondo: "Yes, in our being/We are the same/But are we playing/That dirty game?/That shit's contagious/You stay away", canta in "Contagious": "They go low/You go high".
C'è qualche riferimento al trumpismo, scritto ben prima dell'assalto al campidoglio, ma ancora terribilmente attuale: "'Cause there's foxes in the henhouse/And bad news every day/And right there on Pennsylvania Avenue/The sheetless KKK"

La canzone

In "Simultaneously" c'è uno di quei giri di chitarra che potrebbero arrivare dai primi dischi, solo che qua c'è un piano elettrico e dei flauti che riempiono la melodia. E le parole raccontano alla perfezione la lotta che pervade tutto il disco: "I live in two different worlds/Simultaneously/The one i seem to live in/And the one that lives in me/
And one is full of violence/Oppression and disrespect/And one is full of longing/To breathe and to connect/Yeah, my inner world is fragile/And the outer world is dumb/And this whole thing is such a hassle/Won’t you wake me when it’s done?"

Già, svegliateci quando è finita. O, nel frattempo, fateci ascoltare buona musica come questa.

Tracklist

01. Revolutionary Love (07:09)
02. Bad Dream (04:54)
03. Chloroform (03:39)
04. Contagious (04:27)
05. Do or Die (05:19)
06. Station Identification (04:06)
07. Shrinking Violet (06:17)
08. Metropolis (05:32)
09. Simultaneously (04:17)
10. Confluence (04:52)
11. Crocus (05:56)

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.