Ominostanco - OMINOSTANCO - la recensione

“Cosa bevi?” “Un Bellini”.

“Per me uno Screwdriver, grazie”. “Allora, dicevamo?” “Niente, che stavo pensando di mollare tutto e andarmene”. “Davvero?” “Sì, non ne posso più di questo posto, e. Ohè, ciao Lella”. “Certo, sì, ti capisco. Anch’io, sai, ne ho le palle piene. Ora sto seguendo un nuovo progetto, però, che. Scusa un secondo. Ciao Lollo, e allora?” “Non è brutta la musica che mettono qui”. “Scusami, dovevo salutarlo, è un amico di Lilli. Cosa dicevi?” “Che non è brutta la musica che mettono in questo posto”. “Quale musica?” “Questa cosa, senti?”. “Ah. Sembra la colonna sonora di quel film del cavolo, come si chiama, quello nel futuro, però moscio” “Boh. Comunque, ti dicevo che stavolta, davvero sto pensando di mollare tutto, e andarmene a Cuba. O negli States. Conosco uno che lo sta per fare, hai presente Lallo, quello che vendeva i computer?” “No. Scusa, mi suona il cellulare. Pronto? Lella!!! Dove sei? Perché non vieni qui? Scusa, ma non si sente: tra poco esco e ti richiamo. Certo che potrebbero pure tenerla un po’ più bassa ‘sto cavolo di musica”. “Per me non è brutta. Quasi chiedo al cameriere cos’è”. “Beh, ma cosa ci fai con una musica del genere? Non si balla, non si canta, è tutto sottofondo. Comunque, se chiedi il nome del disco al cameriere, chiedigli anche un po’ di salatini”. “Magari dopo. Allora, ti dicevo che. scusa, mi suona il telefonino”. “Oh, hai preso il nuovo modello. Bella storia, devo farmelo anch’io”. “Pronto? Lillo? E vai! Hai comprato le azioni che ti dicevo? Senti, perché non vieni qui? Scusa, ma non ti sento.” “Colpa di ‘sta musica. Capo, toglila! Non hai qualcosa di cubano? E magari dei salatini?” “Okay, ti dicevo che comunque il lavoro va bene. Oh, peccato, ha cambiato disco. Non era brutto”. “Questo è meglio. Allora, il lavoro?” “Mah, in realtà va bene, e il prossimo mese sarò promosso sales manager”. “Ohè, bene. Ti ho detto che ho preso la macchina nuova?” “Ah, io la prendo il mese prossimo. Ecco i salatini. Non è brutta, ‘sta musica”. “Già, non è brutta”.