Rockol30

«CRITICAL THINKING - Manic Street Preachers» la recensione di Rockol

I Manic Street Preachers e l'importanza del pensiero critico

Lo storico trio gallese al quindicesimo atto

Recensione del 25 feb 2025 a cura di Simöne Gall

Voto 7/10

La recensione

Quella di 'Critical Thinking', quindicesimo lavoro in studio dei "Manics" (con questo nomignolo è ancora oggi nota la formazione gallese), è in un certo senso un'uscita speciale, essendo che coincide con il mese in cui cade anche il trentennale della misteriosa scomparsa di Richey Edwards, ex paroliere e semi-chitarrista della band, avvenuta nel febbraio del 1995 (ne abbiamo parlato in modo analitico anche qui).
Un ritorno, posticipato di qualche settimana rispetto alla data ufficiale di uscita del disco, senza dubbio atteso dai tanti devoti che seguono religiosamente il percorso musicale di James Dean Bradfield (chitarra e voce), Nicky Wire (basso) e Sean Moore (batteria). Per saperne di più sul particolare rapporto fra band e fanbase, tra l'altro, si consiglia la visione dell'ottimo documentario 'No Manifesto: A Film About Manic Street Preachers', del 2015, che offre un denso spaccato sulla questione. 

Difficile ipotizzare, comunque sia, quale potrebbe essere il punto di vista dello stesso Richey Edwards sulle scelte prettamente musicali fatte dai suoi ex compagni a partire da 'Everything Must Go', album della consacrazione commerciale, datato 1996 ed entrato nella memoria collettiva degli ascoltatori inglesi, mai dimentichi di un singolo di grande profondità come "A Design For Life". Quel che è certo è che Richey, del nuovo album, approverebbe senz'altro il suo settaggio lirico, a partire dal senso stesso del titolo, in sé un monito a riappropriarsi di quel senso critico che oggi sembra essere svanito quasi completamente, in un'era di derive e pericolose compulsioni digitali.

Un primo sguardo a 'Critical Thinking'


Più propriamente nella title track, i mali dell'era moderna fanno da corredo al suo ritmo palpitante, su cui Nicky Wire, appropriandosi per via eccezionale del microfono, canta: "Che ne è stato del tuo/vostro pensiero critico?", prima di snocciolare una serie di pensieri in forma di slogan, quali ad esempio: "Non puoi essere sempre al top"; "vivi la tua vita nel modo più consono e sii sempre gentile". Accendendo quindi un faro anche sul senso del fare arte in un contesto sempre più opprimente e senza una precisa direzione, se non quella dell'autodistruzione, sul piano sonoro 'Critical Thinking' è già stato descritto come una sorta di edificante omaggio a band come Simple Minds (senz'altro molto amati da Wire e co.), Echo And The Bunnymen e Waterboys (ma magari più quelli di 'This Is The Sea', che non quelli del più celebre 'Fisherman's Blues'). Senza però voler scomodare troppi paragoni, si può dire che nella sua globalità il disco vada a schiudersi agevolmente rispettando l'essenza di 'The Ultra Vivid Lament', il precedente album dei Manics datato 2021, guardando anche, seppur senza esagerare, all'audacia che domina il loro doppio LP 'Futurology', uscito nel 2014.

Analizzando le tracce di 'Critical Thinking'

Come aveva spiegato Wire nel presentare il nuovo album, la musica di cui le sue tracce sono intrise è "energica, quando non euforica". Già in occasione della pubblicazione del primo singolo, nonché del primo singolo dei Manics a essere cantato da lui, "Hiding In Plain Sight", Wire aveva sottolineato l'importanza, in tempi bui, del saper ricominciare da se stessi nell'osservanza del proposito che "tutto il resto possa venire da sé". Ma se la title track dell'album rifulge di una forza vitale abbastanza insolita per una band i cui membri vanno ormai tutti per i sessanta, già la seconda "Decline And Fall" non fa che assestarsi su un songwriting consono agli standard più morbidi e radiofonici del gruppo. "Decline..." dà credito a Chris Difford e Glenn Tilbrook della band degli Squeeze, essendo che include un sample ritmico che si rifà alla hit (degli Squeeze) "Cool For Cats", del 1979. Melodie non dissimili disegnano degnamente anche "Brushstrokes Of Reunion", laddove "People Ruin Paintings" gioca ancora con la quiete di una comodità compositiva da cui il gruppo pare non volersi più discostare. Poco smagliante, quantomeno nella sua veste sonora, risulta essere anche "Dear Stephen", che dovrebbe essere un omaggio alla figura di Morrissey, o quantomeno c'entrare con la stessa. Il testo prenderebbe infatti spunto da una cartolina, firmata dal cantante degli Smiths, che era stata spedita al futuro bassista dei Manics, quando ancora questi era adolescente, dopo che la di lui madre aveva scritto al management degli Smiths facendo notare quanto suo figlio fosse rammaricato per non aver potuto partecipare a un loro concerto. In molti hanno dato tuttavia per scontato che la frase "Caro Stephen, per favore torna da noi", inclusa in "Dear Stephen", implori un ritorno di Morrissey al suo apice degli anni Ottanta (cioè al periodo storico che anticipa le numerose controversie che avrebbero colto il cantante nei decenni successivi). Wire ha però smentito categoricamente che in ciò vi sia del vero.

Una delle novità di 'Critical Thinking', se vogliamo, potrebbe collocarsi nell'apporto lirico di Bradfield rispetto ad alcune tracce, in sé un fatto abbastanza straordinario, se si pensa che il buon James non si era ancora mai occupato di scrivere i testi per i Manics. Il problema di 'Critical Thinking' è però un po' quello che attornia anche tutti i precedenti lavori della band a partire almeno dagli ultimi quattro, ovvero quello della ripetitività. Che si percepisce in episodi quali "Being Baptised", "Out Of Time Revival", così come in "Deleted Scenes": difficilmente, infatti, l'amato Edwards apprezzerebbe le tastiere che in quest'ultima traccia rimandano allo Springsteen dell'era 'Born In The USA', così come è probabile che ancora Richey impedirebbe a Wire di cantare, visti i mediocri risultati dietro al microfono (su "OneManMilitia" non lo si può quasi ascoltare). Ciò detto, 'Critical Thinking' è stato sinora accolto favorevolmente dai fan, ma questo sarebbe ancora un altro discorso.
 

Tracklist

01. Critical Thinking (03:01)
02. Decline & Fall (03:42)
03. Brushstrokes of Reunion (03:35)
04. Hiding in Plain Sight (03:34)
05. People Ruin Paintings (04:22)
06. Dear Stephen (03:31)
07. Being Baptised (04:02)
08. My Brave Friend (03:23)
09. Out Of Time Revival (02:55)
10. Deleted Scenes (03:23)
11. Late Day Peaks (03:14)
12. OneManMilitia (02:53)

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.