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«SENSAZIONE STUPENDA - Tommaso Paradiso» la recensione di Rockol

La "Sensazione stupenda" di Tommaso Paradiso

A distanza di un anno dal primo album solista, l'ex Thegiornalisti torna con un secondo disco

Recensione del 08 ott 2023 a cura di Elena Palmieri

Voto 6.5/10

La recensione

A distanza di poco più di un anno da "Space cowboy", il primo lavoro solista di Tommaso Paradiso, senza i Thegiornalisti, il cantautore romano torna con un secondo lavoro in proprio, "Sensazione stupenda". Come spiegato a Rockol dalla voce di "Non avere paura", il nuovo disco è  "un po’ un ritorno alla vita" dopo il precedente, figlio del lockdown.

La "Sensazione stupenda" di Tommaso Paradiso

Le tredici canzoni che compongono il nuovo album di Tommaso Paradiso sono brani scritti nell’arco degli ultimi due anni, in momenti diversi, che insieme danno corpo a una sorta di "manifesto" di ciò in cui il cantautore crede e formano una raccolta delle storie da lui vissute. Sulla scia di "Space cowboy", il nuovo "Sensazione stupenda" restituisce ancora una volta l'estetica, l'attitudine e l'espressione artistica proprie dell'artista raccontando chi è stato e chi è diventato. I richiami musicali agli anni Ottante, l'idea di estate e l'immagine del mare come costante, insieme a citazioni e malinconia, sono ancora gli elementi più significativi e presenti nel lavoro dell'ex Thegiornalisti. 

"Sapersi goder il momento / Spiccare il volo, essere in aria", canta Tommaso Paradiso nella prima traccia dell'album, da cui questo prende il titolo, introducendo le emozioni e le situazioni che descrivono la sua "sensazione stupenda". Chitarre accattivanti, tastiere, synth e una ritmica sostenuta danno così il via al secondo album del 40enne musicista, che torna con un lavoro che non tradisce la sua dimensione offrendo ciò che ci si aspetta da lui, ma senza sorprese

Viaggiando sui binari dell'emotività, del romanticismo e della nostalgia, le canzoni di "Sensazione stupenda" raccontano il quotidiano, gli attimi di vita e un percorso di introspezione propri di Tommaso Paradiso. I tocchi di pianoforte e gli archi del singolo "Blu ghiaccio travolgente" trascinano l'ascoltatore in una riflessione che indaga il rapporto tra l’immortalità e l’arte attraverso l'immagine di un frammento di ghiaccio che sopravvive alla fine della Terra. L'esplosione elettronica e l'euforia di “Viaggio intorno al sole”, invece, riflettono sul lavoro interiore affrontato da Paradiso negli anni per riappropriarsi di se stesso e dei propri progetti. "Cosa dobbiamo fare se i pensieri della sera / Non ci fanno addormentare / Non possiamo controllare le correnti e le tempeste / Che ci fanno naufragare", recita un passaggio della sesta traccia del disco. La collaborazione con i Baustelle su "Amore indiano" si inserisce in "Sensazione stupenda" per non tradire la poetica romantica dell'indie italiano e regalare una dedica d'amore in cui le voci di Paradiso e Francesco Bianconi regalano uno dei momenti più piacevoli dell'album cantando: "Amore, vedi com'è strano / Essere quello che non siamo / Essere soli alla stazione adesso". Verso la fine del disco, prima del conclusivo brano strumentale "L’ultimo valzer", con "Figlio del mare", l'essenza propria di Tommaso emerge invece prepotente attraverso l'immagine ricorrente del mare, in cui il cantuatore ripensa a tutto ciò che ha passato: "Figlio del mare / Distratto, sedotto / Rincoglionito / Non sai camminare / Perché hai piedi in cielo / Ma moriresti solo / 'Ncoppa 'sta terra", recita infatti il secondo verso del brano. 

Citazionismo ricorrente

Dopo aver affidato la produzione del suo primo album in proprio “Space cowboy” a Federico Nardelli, con l’eccezione del singolo “Tutte le notti” prodotto con Dario Faini, per “Sensazione stupenda” Tommaso Paradiso è tornato in studio di registrazione con il produttore Matteo Cantaluppi che, già al lavoro con i Thegiornalisti su “Fuoricampo” del 2014 e “Completamente Sold Out” del 2016, ha continuato a collaborare con il cantautore anche da solista. Insieme a Cantaluppi, Paradiso ha musicalmente vestito le canzoni del suo nuovo album con suoni e temi sonori che restituiscono l'estetica propria dell'ex Thegiornalisti. La passione per gli anni Ottanta e Novanta del cantautore si rivela in diverse sfaccettature, insieme a tutto ciò che più gli sta a cuore, compresi i riferimenti a film e serie tv

Tra i synth acuti e le tastiere cristalline di "Via", si inseriscono tra le righe allusioni a Vasco Rossi, punto di riferimento di Tommaso Paradiso fin da "Fuoricampo" dei Thegiornalisti. L'intro e la conclusione di "Trieste", invece, rappresentano l'omaggio del cantautore ad Antonello Venditti, mentre tra i sintetizzatori di "Per sempre ragazzi" c'è una citazione diretta a "Bandiera bianca" di Franco Battiato. Con "Sensazione stupenda" viene rivelata anche la passione più recente di Paradiso per Bruce Springsteen, il cui ascolto ha influenzato alcuni passaggi del disco, con riferimenti nascosti in "Quando si alza il vento" e in varie parti di sax.

Come in "Space cowboy", anche in "Sensazione stupenda" Tommaso Paradiso non si tira quindi indietro dallo svelare le proprie attitudini più personali. Pur puntando sempre a trasmettere liberamente quello che sente e che prova, e senza colpi di scena, a differenza del primo album, il nuovo lavoro dell'ex Thegiornalisti suggerisce un'impostazione ancora più netta della personalità del cantautore che presto tornerà anche sui palchi con un tour che lo vedrà suonare di nuovo insieme con l'ex sodale Marco Rissa.

Tracklist

01. Sensazione Stupenda (04:22)
02. Blu Ghiaccio Travolgente (03:53)
03. Via (03:14)
04. Trieste (04:00)
05. Interlude (01:09)
06. Viaggio Intorno Al Sole (03:17)
07. Lyn (03:24)
08. La Canzone Di Andrea (03:54)
09. Amore Indiano (03:30)
10. Per Sempre Ragazzi (03:33)
11. Quando Si Alza Il Vento (04:12)
12. Figlio Del Mare (04:42)
13. L'Ultimo Valzer (03:00)

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