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«AMORE E RIVOLUZIONE - Eugenio in Via Di Gioia» la recensione di Rockol

Gli album candidati ai Rockol Awards 2022: Eugenio in Via di Gioia

"Amore e Rivoluzione” è in lizza per "Miglior album italiano"

Recensione del 11 dic 2022 a cura di Ernesto Assante

Voto 8/10

La recensione

Fino al 29 dicembre, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2022 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua.
Qua invece le candidature per i migliori live.

Una rivoluzione basata sull’amore. Né più né meno quello che cantavano i Beatles nel 1968, con ‘All you need is love’. E a ben guardare l’approccio Beatlesiano è esattamente quello che, fatte le dovute differenze generazionali e collocato il nuovo lavoro nel 2022, gli Eugenio in Via di Gioia hanno avuto nel realizzare il loro nuovo album.

Beatles vuol dire cercare di mettere insieme godibilità e ricerca, divertimento e impegno, arte e intrattenimento, senza mai far pendere la bilancia da una parte o dall’altra perdendo l’equilibrio. Cosa non facile, dunque, ma per la quale gli Eugenii hanno chiesto aiuto a uno dei migliori cervelli musicali italiani, quello di Vittorio Cosma, che ha aiutato la giovane band torinese a lavorare sempre in salita ottenendo come risultato un disco tutto in discesa.

Nel senso che “Amore e Rivoluzione” è complesso nei concetti, nella struttura mai ovvia delle canzoni, e complesso (questa è la cosa più bella dell’album) nei sentimenti, mai ridotti alla loro basilare verità. Gli Eugenii, insomma, cercano di stimolare chi ascolta, non vogliono solo che il pubblico gradisca, ma che alla fine dell’ascolto, se possibile, agisca, si metta in moto per fare in modo che la ‘rivoluzione’ avvenga. Una rivoluzione ‘gentile’, che tenda a includere e non escludere, che punti alla comprensione dell’altro, “è il nostro tentativo di micro rigenerazione. L’invito ad un’azione collettiva. Il manifesto per un’inversione di rotta partecipata”.

Cosa volere di più da un album del genere? Poco o nulla, perché la musica è bella e ricca, mai prevedibile, sempre piacevolmente intricata, molto teatrale, coinvolgente. Potremmo dire ‘rock’, se il termine non sembrasse ormai (sfortunatamente) troppo categorico per definire una musica che è libera e carica di reale passione. Non c’è noia, insomma, e c’è qualità. Un gioiello, insomma.

Tracklist

01. Quarta rivoluzione industriale (con Elio) (04:12)
02. Terra (03:26)
03. Filastrocca per grandi (con Piccolo Coro Dell'Antoniano) (03:59)
04. Libero (03:26)
05. In cima (con Francesca Michielin) (02:58)
06. Rabbia (02:58)
07. Provincia assassina (02:02)
08. Nuvola (03:57)
09. Plot twist (02:41)
10. Giornalaio (02:55)
11. Umano (03:17)
12. Utopia (03:47)

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