Gli album candidati ai Rockol Awards 2022: Capo Plaza

Fino al 29 dicembre, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2022 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua. Qua invece le candidature per i migliori live.

Nessun feat con colleghi italiani. Una scelta ben precisa, diversa e rispettabile che porta Capo Plaza, rapper classe 1998 arrivato sotto i riflettori più luminosi della scena con il disco “20” del 2018, a puntare in alto e ancora una volta al di fuori dei confini italici. "Hustle Mixtape” arriva dopo la pubblicazione di “Plaza”, disco uscito nel 2021, ed è un grande mix di tutte le doti dell’artista salernitano: ci sono tracce più oscure e alcune più solari, un equilibrio che attraversa tutto il progetto. Le produzioni sono curate da Axl Beats, Young Madz, Nko, Ava, Mojobeatz, Shune, Bobo, Voluptyk, Scar. Ad accompagnarlo nel viaggio ci sono gli ospiti internazionali Gazo, Russ Millions, Koba LaD e Leto. La traccia da ascoltare, quella che davvero svetta sopra le altre per atmosfere e sound, è “Capri Sun”.

Testualmente non ci sono grandi colpi di scena nei brani, quello che può colpire del disco è la ricerca di un suono variegato in cui gli assi portanti della trap non vengono scalfiti. "Se non miri a qualcosa, non colpirai mai nulla. Hustle per me significa non smettere di crederci, non smettere di lottare. Avere sempre la stessa fame del primo giorno. Ho un piano da portare a termine e vado dritto per la mia strada, nonostante le difficoltà. Perseverare. Per questo ho chiamato così il mixtape: Hustle è quella spinta in avanti, continuo ad averla e sono grato di questo". Con queste parole Capo Plaza ha presentato il suo nuovo progetto.

Il rapper, in qualche modo, ritorna alle sue origini: il mixtape nella sua completezza innalza il lato più oscuro del rap confermando le doti stilistiche che hanno consacrato Plaza come uno dei protagonisti della scena e uno dei punti di riferimento dell’universo trap europeo. I fan della prima ora ne apprezzeranno molte parti, ascoltando un cocktail fra il Plaza dei primi passi e quello di oggi. Le novità scarseggiano, la ripetitività a volte è logorante, ma l’anima del mixtape arde e il vero obiettivo è quello di mettere le ali creando un ponte con l’estero, sia intrecciando le barre e gli immaginari con altri artisti di qualità, sia scolpendo un suono e uno stile “italiano” e allo stesso tempo “internazionale”.