
Sul New Musical Express si sente parlare sempre più spesso dei Foals. Come accadde per i Twang, la band deve ancora pubblicare il primo album. Per i Foals succederà come per i Twang, prima idolatrati e poi lasciati al loro destino dopo l'uscita del CD d'esordio? Non è improbabile, anche perché è questa la tendenza degli ultimi anni. A dirla tutta, degli ultimi vent'anni. Ma indubbiamente il gruppo pare interessante, se non altro sulla carta perché di materiale sonoro non ve ne è in giro molto. Il frontman, Yannis Philippakis, ce l'ha con gli Hard-Fi. "Fanno parte di quel mondo 'rock' che detestiamo", afferma. "Abbiamo suonato con loro all'Ibiza Rocks ed evidentemente hanno perso il contatto con la realtà. Non me ne frega un ca**o se evendono tre milioni di dischi, sono delle merde e tutti lo sanno. Spero sinceramente che non diventeremo così anche noi". I Foals preferiscono fare le cose al contrario: il produttore del loro primo album, Dave Sitek, l'hanno scelto solamente quando costui ha promesso loro che farà diventare il disco "il meno commerciale possibile". Il disco d'esordio uscirà all'inizio del 2008 e non conterrà i singoli che hanno suscitato l'attenzione dell'NME. Perché? Dice il frontman: "Oggigiorno ci sono troppi album che, prima che escano, vengono anticipati da cinque singoli; così, quando arriva l'album, metà l'hai già ascoltato". Yannis poi è per l'arte più che per lo showbiz. Dice: "Se dovessero licenziarci, non me ne importerebbe. Essere messi sotto contratto non dovrebbe essere il primo scopo di una band. Ci sono troppi gruppi che quando ascolti le loro canzoni si sente che vogliono un contratto discografico. Cose simili non dovrebbero invece infiltrarsi nell'arte".
(Fonte: "New Musical Express")
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