
I Barenaked Ladies tentano di esportare anche da noi la loro musica dalle armonie riconducibili agli Housemartins - ma anche ai R.E.M. più melodici - e i loro testi divertiti e divertenti. I quattro di Toronto, di passaggio in Italia, hanno parlato del nuovo disco "Stunt": «Non ci aspettiamo che gli italiani capiscano tutti gli ammiccamenti che invece i nostri fans in Canada e negli Usa colgono subito. Per cui possiamo solo sperare che la nostra musica risulti gradevole; forse però i concerti risulteranno più piacevoli. Musicalmente non pretendiamo di inventare niente di nuovo, perchè come dice una nostra canzone, "tutto è già stato fatto". Ma la cosa vale anche per tante altre arti: questo non vuol dire che non può nascere qualcosa di bello dalle nuove combinazioni degli elementi».
Fisicamente normalissimi, lontani anni luce dal look e dalla forma mentale della rock band, i Barenaked Ladies sono degli studenti che hanno visto trasformarsi il loro hobby in una cosa seria. «Il nostro successo è qualcosa di estremamente appagante, forse più di quello ottenuto da gruppi spinti dai media. Un po' come la Dave Matthews Band, è stato il passaparola a crearci una base di pubblico. E ci riesce difficile pensare che i nostri fans ci abbandonino, a differenza di altri personaggi destinati a sparire quando i media scopriranno qualcun altro di più interessante. Il nostro sogno? Fare dischi ascoltabili anche tra qualche anno, come quelli dei pochi artisti in grado di resistere al tempo. Tipo Neil Young e Joni Mitchell. Curioso, sono canadesi anche loro...».
Fisicamente normalissimi, lontani anni luce dal look e dalla forma mentale della rock band, i Barenaked Ladies sono degli studenti che hanno visto trasformarsi il loro hobby in una cosa seria. «Il nostro successo è qualcosa di estremamente appagante, forse più di quello ottenuto da gruppi spinti dai media. Un po' come la Dave Matthews Band, è stato il passaparola a crearci una base di pubblico. E ci riesce difficile pensare che i nostri fans ci abbandonino, a differenza di altri personaggi destinati a sparire quando i media scopriranno qualcun altro di più interessante. Il nostro sogno? Fare dischi ascoltabili anche tra qualche anno, come quelli dei pochi artisti in grado di resistere al tempo. Tipo Neil Young e Joni Mitchell. Curioso, sono canadesi anche loro...».
Schede:
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale