
E' partito da Firenze il tour degli Articolo 31. Chiara Di Clemente su "Il Giorno" scrive: «In due ore gli Articolo 31 di materiale per riflettere ne offrono a bizzeffe, roba da specularci sopra con la stessa nonchalance con cui si sono perse aeree per i propri percorsi mentali generazioni e generazioni di minorenni aristotelici. Perché J.Ax oltre a fare musica parla, discetta; riflette, osserva e racconta un intero universo. Discetta di complotti orditi ai suoi danni da chissà quale osservatore di "trend" che ha osservato che il "trend" dell'hip-hop è morto: "E invece no, il sogno è vivo", urla, e tutti urlano».
"La Repubblica", nell'articolo "Spaghetti, successo e soldi", sottolinea come in scena ci siano quattordici persone, ma solo un musicista: «Lo spettacolo è il trionfo dei dee jay e del funky nostrano. (...) Al palcoscenico tradizionale preferita una scenografia tra l'autocelebrativo e la quotidianità domestica. (...) Da "zeri" della società a possessori di svariati zeri in banca: senza sentirsi in colpa, perché i soldi sono tutto per chi non li ha mai avuti, per chi del consumismo ne ha sentito solamente parlare. Da veri proletari, J.Ax (voce) e DJ Jad (piatti) vedono tutto color oro, come la vernice che ricopre il loro palco, sul quale va in scena una sorta di spensierato musical sull'orgoglio delle masse spogliato di riferimenti politici», scrive Fulvio Paloscia, che conclude spiegando che «La riscoperta di un'italianità verace è l'aspetto più apprezzabile del loro rap - anzi, "spaghetti funk", una specie di Bignami pop che campiona Marcella Bella o la sigla di "Jeeg robot d'acciaio", (...) in un divertente miscuglio che sa di "culturalmente scorretto"». Qualche accenno anche per l'entusiasmo suscitato dai Gemelli Diversi, gruppo di supporto nel quale milita Grido, il fratello di J.Ax, «acclamatissimo dal pubblico femminile soprattutto quando i due bros rappano, insieme, l'autobiografica "Buon sangue non mente"».
"La Repubblica", nell'articolo "Spaghetti, successo e soldi", sottolinea come in scena ci siano quattordici persone, ma solo un musicista: «Lo spettacolo è il trionfo dei dee jay e del funky nostrano. (...) Al palcoscenico tradizionale preferita una scenografia tra l'autocelebrativo e la quotidianità domestica. (...) Da "zeri" della società a possessori di svariati zeri in banca: senza sentirsi in colpa, perché i soldi sono tutto per chi non li ha mai avuti, per chi del consumismo ne ha sentito solamente parlare. Da veri proletari, J.Ax (voce) e DJ Jad (piatti) vedono tutto color oro, come la vernice che ricopre il loro palco, sul quale va in scena una sorta di spensierato musical sull'orgoglio delle masse spogliato di riferimenti politici», scrive Fulvio Paloscia, che conclude spiegando che «La riscoperta di un'italianità verace è l'aspetto più apprezzabile del loro rap - anzi, "spaghetti funk", una specie di Bignami pop che campiona Marcella Bella o la sigla di "Jeeg robot d'acciaio", (...) in un divertente miscuglio che sa di "culturalmente scorretto"». Qualche accenno anche per l'entusiasmo suscitato dai Gemelli Diversi, gruppo di supporto nel quale milita Grido, il fratello di J.Ax, «acclamatissimo dal pubblico femminile soprattutto quando i due bros rappano, insieme, l'autobiografica "Buon sangue non mente"».
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