Per celebrare il National Album Day, che si è svolto sabato 18 ottobre, Official Charts – l'organizzazione che gestisce le classifiche di vendita in Gran Bretagna - ha pubblicato una lista dei 40 album rock e metal in studio più venduti del ventunesimo secolo.
In cima alla classifica (potete consultarla più sotto) c'è l'album del 2004 dei Green Day "American Idiot" (leggi qui la recensione), che, nei suoi ventuno anni di vita, ha venduto oltre 2,6 milioni di copie nel Regno Unito, tra vendite e streaming.
La band californiana ha accolto la notizia dichiarando: "Abbiamo realizzato "American Idiot" come una dichiarazione di sfida profondamente umana: contro la paura, contro le bugie, contro l'apatia. Ma è anche un concept album incentrato sui personaggi. È stato rischioso, rumoroso, personale, e ha cambiato tutto per noi. Vent'anni dopo, il fatto che abbia ancora una eco significa tutto e siamo molto orgogliosi che continui a ispirare persone in tutto il mondo".
Alle spalle dei Green Day, un'altra band americana, i Linkin Park con il loro debut album del 2000 "Hybrid Theory" (leggi qui la recensione), che ha venduto oltre 2 milioni di copie. In terza posizione il gruppo britannico dei Darkness con il loro "Permission To Land" (leggi qui la recensione), pubblicato nel 2003, con oltre 1,45 milioni di copie.
Muse e Foo Fighters vantano quattro album ciascuno nella Top 40, mentre i Nickelback ne hanno tre. Cinque band hanno due album in classifica: Blink-182, Green Day, Linkin Park, Paramore e My Chemical Romance.
Questa la classifica delle prime dieci posizioni:
1 - Green Day, "American Idiot"
2 - Linkin Park, "Hybrid Theory"
3 – Darkness, "Permission To Land"
4 – Evanescence, "Fallen"
5 – Muse, "Black Holes & Revelations" (leggi qui la recensione)
6 - My Chemical Romance, "The Black Parade" (leggi qui la recensione)
7 – Nickelback, "Silver Side Up" (leggi qui la recensione)
8 - Linkin Park, "Meteora" (leggi qui la recensione)
9 – Nickelback, "All The Right Reasons"
10 - Limp Bizkit, "Chocolate Starfish And The Hotdog Flavoured Water" (leggi qui la recensione)