Musica e Gaza: Ghali contro i rapper, una canzone di Pelù

Due artisti italiani tra i più attivi sulla questione tornano a intervenire pubblicamente su quello che sta avvenendo a Gaza.
Ghali, in un lungo post sui social, ha criticato apertamente il silenzio dei colleghi rapper sulla situazione a Gaza: "Il rap è ufficialmente morto. il silenzio dei rapper ha ucciso il genere .Ne è rimasto solo lo stile, il suono, la forma. Qualsiasi artista che millanta di essere un rapper e usa un sacco di parole per riempire le strofe ma non dice un cazzo sulla Palestina non può definirsi tale. Quella del ‘io non ho mai fatto politica sui miei profili social quindi perché dovrei farlo ora’, oppure ‘è una storia molto delicata e complicata che va avanti da millenni’ sono tutte stronzate e scuse. Chi se ne frega se i vostri fan vogliono solo la musica, se sono famiglia come li chiamate. Dovete parlare anche di cose importanti. Il genocidio in Palestina ricadrà anche sulla vostra arte, sulla vostra penna, sulla vostra salute mentale e sulla vita delle future generazioni, quindi anche su quella dei vostri figli".
Nelle stesse ore, Piero Pelù ha pubblicato una nuova canzone inedita, “SOS”, dedicata al popolo palestinese e alla Global Sumud Flottilla. Il brano è disponibile gratuitamente sul sito ufficiale dell’artista (pieropelu.net/sos) e non sarà distribuito sulle piattaforme digitali. “Ho scritto una canzone che mi è venuta dal cuore e che parla del nostro fiato sospeso per gli amici della Global Sumud Flottilla e per il genocidio palestinese”, ha spiegato Pelù. “Non voglio usare piattaforme coinvolte in armi e propagande di dittatori e per questo ringrazio il presidente della mia etichetta Andrea Rosi (Sony Music) per avermelo concesso”.Il brano è stato realizzato insieme a Valerio Recenti, con cui è stato registrato e prodotto in dieci ore. solo qualche settimana fa aveva organizzato SOS Palestina, un concerto a Firenze con diversi colleghi, che verrà replicato il prossimo 20 giugno alla Visarno Arena di Firenze
Questo il testo della canzone:
Per quanto tempo ancora
Mangeremo pane e violenza
E quante volte ancora saremo bambini in mano ai vampiri
Tra quanti anni ancora
La pace sarà per tutti e di tutti i colori
Di tutti i colori, per tutti e di tutti i colori?
E ora…basta! Questa è la fine dell’umanità della libertà
O quel che ne resta
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
Per quanto tempo ancora useremo le armi
Per salvare la pace!
E alzeremo muraglie per nasconder menzogne
Matrigne con facce di legno?
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
La la la la fuori! La la la la
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori…fuori…fuori