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P. Diddy: i suoi legali chiedono al giudice di essere clemente

Il musicista rischia una pena di 20 anni di carcere, gli avvocati chiedono una condanna a 14 mesi
P. Diddy: i suoi legali chiedono al giudice di essere clemente

Gli avvocati di Sean "Diddy" Combs hanno chiesto a un giudice federale di New York a condannarlo a non più di 14 mesi di carcere per la sua condanna, comminatagli lo scorso mese di luglio, a due capi d'imputazione legati alla prostituzione dove venne però assolto dalle accuse di associazione a delinquere e traffico sessuale dichiarandosi non colpevole di tutte le accuse. Diddy rischia una pena fino a 20 anni di carcere.

Ieri i suoi avvocati hanno presentato le loro argomentazioni al giudice Arun Subramanian – che ha già respinto una proposta di cauzione da 50 milioni di dollari – implorando il giudice di comminare una pena minore, seguita dalla libertà vigilata con trattamento obbligatorio per la tossicodipendenza, terapia e counseling.

Il team di Combs ha sostenuto che la "profonda forma di trauma" subita durante l'infanzia dopo la morte del padre ha preparato il terreno per i successivi problemi legati all'abuso di sostanze, emersi durante le sue relazioni, certamente violente, con le due ex partner che lo hanno accusato.

Questo quanto riportato dal magazine Rolling Stone che ha preso visione della documentazione degli avvocati: "Per decenni, il signor Combs ha lottato con gravi problemi di abuso di sostanze, rabbia, ansia e altre difficoltà che non ha affrontato in modo adeguato o professionale fino alla sua incarcerazione l'anno scorso. Come ogni tossicodipendente, il suo comportamento durante l'assunzione di antidolorifici era irregolare e imprevedibile, e spesso era la causa di qualsiasi aggressione dibattuta al processo".

I legali hanno descritto il musicista come un uomo cambiato e hanno indicato l'uso di droghe come la causa principale dei suoi accessi di violenza. "Senza minimizzare la condotta del signor Combs, questa è per molti versi una storia di 'sesso, droga e rock'n'roll'. Il signor Combs ha avuto gravi problemi di abuso di sostanze per tutta la durata del reato e ha condotto uno stile di vita frenetico e da celebrità."

In un'altra parte della loro argomentazione, gli avvocati di Combs hanno sostenuto che la giuria di Manhattan aveva già inviato un messaggio significativo al giudice scagionandolo dalle accuse più gravi. "In parole povere, la giuria si è pronunciata. Il suo verdetto rappresenta un'indicazione affermativa di innocenza. Ha scontato oltre un anno in una delle carceri più famigerate d'America, eppure ha sfruttato al meglio quella pena. È tempo che il signor Combs torni a casa dalla sua famiglia, così da poter continuare il trattamento e cercare di godersi al meglio il prossimo capitolo della sua straordinaria vita."

I pubblici ministeri, che presenteranno le loro indicazioni prima della sentenza del 3 ottobre, hanno già dichiarato che chiederanno che Combs rimanga in carcere per un periodo notevolmente più lungo dei quattro o cinque anni inizialmente previsti. Gli avvocati della difesa hanno scritto che i pubblici ministeri "hanno perso ogni prospettiva". "La carriera e la reputazione del signor Combs sono state distrutte. La sua vita fuori dal carcere è stata sistematicamente smontata".

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