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Gli Eagles aprirono per i Jethro Tull... e non si piacquero

Le due band andarono in tour insieme, ma non scoccò la scintilla, anzi...
Gli Eagles aprirono per i Jethro Tull... e non si piacquero

Tutte le band ai loro inizi hanno dovuto farsi le ossa con un periodo di apprendistato, soprattutto in concerto, dal vivo. Gli Eagles non hanno fatto eccezione. Il gruppo statunitense si formò a Los Angeles all'inizio del 1971 ed era formato dal cantante e chitarrista Glenn Frey, dal batterista e cantante Don Henley, dal chitarrista Bernie Leadon e dal bassista Randy Meisner, pubblicò il primo singolo, "Take It Easy" (alla cui scrittura partecipò Jackson Browne), nel maggio del 1972 e il mese successivo uscì l'album d'esordio intitolato "Eagles".



Si diceva della loro gavetta. Nonostante la buona fama che incassarono praticamente dai loro inizi, capitò anche a loro di dover aprire concerti per band più affermate e non sempre il loro genere musicale collimava con quello dell'headliner. Per portare un esempio, nel giugno del 1972, dovettero aprire una manciata di concerti dei Jethro Tull di Ian Anderson che poco prima avevano raggiunto il primo posto nelle classifiche statunitensi con lalbum, "Thick As A Brick" ( leggi qui la recensione ).

Come raccontò Don Henley a Classic Rock: "Fu merito di un agente a cui non importava molto se i gruppi avessero qualcosa in comune o meno. Ci disse: 'Aprirete per questo gruppo chiamato Jethro Tull', e noi rispondemmo: 'Ok, ok'. Noi avevamo solo un successo, "Take It Easy", quindi andavamo sul palco e suonavamo quello e un paio di altri pezzi. All'epoca non si cercava di uniformare gli stili musicali: ti mettevano in scena e basta, dovevi nuotare oppure affondare."

Parlando alla rivista Prog nel 2024, anche Ian Anderson ha ricordato lo scarso feeling che esisteva tra gli Eagles e il pubblico dei Jethro Tull . "Nessuno aveva mai sentito parlare degli Eagles all'epoca. Erano una band nuova e brillante, ed è per questo che vollero farlo: perché era una fonte di visibilità. Ma nel frattempo, prima dell'inizio del tour, avevano avuto un grande successo con "Take It Easy", che era trasmesso in tutte le radio. Quando il tour iniziò, stavano diventando molto famosi. Anche se non al nostro pubblico, perché i concerti erano sold out e i nuovi fan degli Eagles non riuscivano a procurarsi i biglietti. Non apprezzarono il tour, sembravano piuttosto distanti. Ricordo che suonavano un genere country rock piuttosto rilassato. Non era una musica che si adattava al nostro pubblico, che a volte era piuttosto irritabile. Non parlammo molto con loro. Non credo che noi gli piacessimo, e nemmeno a noi piacevano molto loro."

Sempre nella chiacchierata con Classic Rock, Don Henley descrisse le date con i Jethro Tull "un completo disallineamento". Ma un mese più tardi gli Eagles si ritrovarono ad aprire non per una, ma per altre due band prog britanniche: prima gli
Yes e poi i Procol Harum . Le cose però, ricorda Henley, andarono molto meglio. "I ragazzi degli Yes furono gentili con noi. E anche i Procol Harum furono molto gentili. Ricordo che le loro mogli ci tradussero alcune recensioni in tedesco."
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