Quanta voglia di Last Dinner Party

Last Dinner Party. Segnatevi questo nome. Stando alle premesse, sarà quello più in hype della scena rock e alternativa mondiale nei prossimi mesi. Poi non dite che non ve l'avevamo detto. Del resto, da queste parti siamo stati tra i primi a sottolineare la forza e l'originalità del progetto di Abigail Morris, Georgia Davies, Lizzie Mayland, Aurora Nishevci e Emily Roberts, le cinque componenti della band tutta al femminile partita dai sottoscala londinesi per rendersi protagonista in una manciata di anni di una ascesa fulminea, arrivando ad aprire lo show dei Rolling Stones a Hyde Park nel 2022, a vincere il premio come Rising Star ai Brit Awards (la statuetta che viene consegnata alla rivelazione dell’ultima stagione discografica, che ha posto il gruppo in linea di continuità con Adele, Florence and the Machine, Tom Odell, Sam Smith e James Bay) e a trionfare ai BBC Sound of 2024 (battendo Kenya Grace e Peggy Gou, la dj di “Nanana”). Era un anno e mezzo fa quando segnalavamo l'uscita del loro album d'esordio, "Prelude to ecstasy", raccontando come con il loro essere rock'n'roll, alternative, sensuali, fluide e libere le Last Dinner Party incarnassero perfettamente lo zeitgeist, lo spirito del loro tempo. Ora per il quintetto si sta per aprire un nuovo capitolo, quello più importante: il 17 ottobre uscirà il loro secondo album, "From the pyre". Sarà quello della consacrazione. E stando alle premesse, non deluderà le aspettative.
Una prima anticipazione dell'album le Last Dinner Party l'avevano pubblicata già a luglio, con il singolo, dalle tinte western, "This is the killer speaking". Ora è arrivato un altro assaggio del progetto, con "The scythe" (e il relativo videoclip). Si tratta di un brano che strizza l'occhio alla Lana Del Rey più ispirata. Concepita inizialmente come una canzone di rottura durante l'adolescenza di Abigail Morris, “The scythe” mostra la notevole versatilità compositiva delle Last Dinner Party:
Questo disco sembra un po' più cupo, più crudo e più terra terra. Si svolge guardando un paesaggio sublime piuttosto che seduti a una tavola imbandita. In alcuni punti sembra anche metatestuale e sfacciato, come uno sguardo complice rivolto a noi stessi.
Se con "Prelude to ecstasy" le Last Dinner Party avevano conquistato l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori con quell'estetica visiva e sonora orgogliosamente freak, tra abiti vittoriani e ispirazioni che andavano da Kate Bush a David Bowie, stavolta guardano di più a un certo cantautorato al femminile, cercando una maggiore sobrietà. A proposito dell'album, le cinque ragazze anticipano:
Questo disco è una raccolta di storie legate tra loro dal concetto di album come mito. "The pyre” è un luogo allegorico da cui hanno origine questi racconti, un luogo di violenza e distruzione, ma anche di rigenerazione, passione e luce. Le canzoni sono incentrate sui personaggi, ma rimangono comunque profondamente personali, eventi quotidiani portati all'estremo patologico. Essere ghostati diventa una danza western con un assassino, e il cuore spezzato ride in faccia all'apocalisse. I testi evocano fucili, falci, marinai, santi, cowboy, inondazioni, Madre Terra, Giovanna d'Arco e inferni ardenti. Abbiamo trovato che questo tipo di immagini evocative fossero il modo più onesto e veritiero per discutere delle nostre esperienze, dando a ciascuna il peso emotivo che merita.
Il tour legato a "The pyre" passerà anche per l'Italia. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 13 febbraio 2026, quando il quintetto si esibirà sul palco del Fabrique di Milano: non cercate scuse.