Il progetto finale di David Bowie doveva essere un musical
Secondo quanto emerso da appunti che David Bowie ha costudito fino alla fine nel suo studio e che sono rimasti segreti dal 2016, l’ultimo progetto a cui l'artista britannico ha lavorato prima di morire sembra essere un musical dal titolo provvisorio "The Spectator".
Bowie, che come testamento artistico ha offerto l'album "Blackstar", pubblicato solo pochi giorni prima della sua morte e con cui affrontava la propria mortalità, aveva tenuto nascosto i dettagli e l'esistenza del progetto di un musical. L'idea era rimasta ignota persino ai collaboratori più stretti dell'artista, fino a quando gli appunti non furono scoperti, chiusi a chiave nel suo studio, nel 2016. I dettagli del progetto sono emersi ora, con la donazione dei materiali e del resto dell'archivio del compianto artista al Victoria and Albert Museum, dove saranno esposti a partire dal 13 settembre, quando aprirà il "David Bowie Centre" al V&A East Storehouse di Hackney Wick, con mostre speciali curate dalle Last Dinner Party e Nile Rodgers. Si è così scoperto che l'artista di "Heroes" dedicò gli ultimi mesi su un progetto separato da "Blackstar", descritto nei suoi appunti come un musical ambientato nella Londra del XVIII secolo.
Insieme agli appunti sul progetto finale, saranno visibili al pubblico altri 90.000 oggetti legati al musicista, grazie a una collezione che promette di ripercorrere i “processi creativi di Bowie come innovatore musicale, icona culturale e sostenitore dell’espressione di sé e della reinvenzione”. La collezione è stata acquisita dal V&A grazie al contributo della David Bowie Estate, della Blavatnik Family Foundation e del Warner Music Group.
Le foto degli appunti del musicista, condivise con la BBC, mostrano che Bowie era molto interessato allo sviluppo dell’arte e della cultura nella Londra del XVIII secolo ed era anche attratto da storie riguardanti bande criminali e il famigerato ladro “Honest” Jack Sheppard.