Gli U2 prendono posizione sulle azioni di Israele a Gaza

Gli U2 si sono espressi sulla crisi israelo-palestinese, con Bono che ha affermato che le azioni di Benjamin Netanyahu "ora sembrano un territorio inesplorato". Un post lungo, articolato in slide, che necessita di essere letto nella sua interezza. Agli Ivor Novello Awards dello scorso maggio, Bono ha criticato sia Hamas che il Primo Ministro israeliano Netanyahu, definendo alcuni dei ministri di quest'ultimo "fondamentalisti di estrema destra". Ora, in un lungo post su Instagram, ciascuno dei quattro membri degli U2, da sempre impegnati in cause pacifiste, ha pubblicato risposte e visioni personali sulla questione. Dopo aver ribadito la sua condanna per le azioni "diaboliche" e "malvagie" di Hamas, Bono ha rivolto la sua attenzione al governo israeliano, che ha sottolineato "oggi merita la nostra condanna categorica e inequivocabile".
E ancora: "Non c'è alcuna giustificazione per la brutalità che [Netanyahu] e il suo governo di estrema destra hanno inflitto al popolo palestinese…a Gaza…in Cisgiordania. E non solo dal 7 ottobre, ma anche ben prima…anche se il livello di depravazione e illegalità che stiamo vedendo ora sembra un territorio inesplorato". Ha continuato: "Come persona che crede da tempo nel diritto di Israele all'esistenza e sostiene la soluzione dei due stati, voglio essere chiaro con chiunque voglia ascoltare la condanna della nostra band per le azioni immorali di Netanyahu e unirmi a tutti coloro che hanno chiesto la cessazione delle ostilità da entrambe le parti". Dopo l'attacco dell'ottobre 2023, Bono ha anche reso omaggio alle vittime durante un'esibizione con gli U2 a Las Vegas. Ha dedicato loro "Pride (In the Name of Love)" del 1984 alle vittime, condividendo al contempo la sua speranza per una soluzione non violenta del conflitto. Qui sotto il post completo: