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Kendrick Lamar e SZA a Francoforte: l’armonia delle differenze

Lui è giungla d’asfalto, lei è pop e selvaggia. Insieme sono una forza della natura. Il racconto.
Kendrick Lamar e SZA a Francoforte: l’armonia delle differenze
Credits: Cassidy Meyers

Gli oltre 50mila fan presenti al Deutsche Bank Park, lo stadio di Francoforte, attraverso un video proiettato sui maxischermi, salgono metaforicamente a bordo della GNX al centro del palco, e iniziano il viaggio, vivendo derapate e curve a gomito emozionali lungo oltre 50 canzoni, per quasi tre ore di show. L’auto, simbolo dell’ultimo album di Kendrick Lamar, si lascia invadere dall’edera: è il manifesto dell’abbraccio con il mondo selvaggio e naturalista di SZA. Il “Grand national tour”, con una mastodontica pedana nel parterre che ricorda proprio una pista da gara, è sbarcato in Europa: il 2 agosto passerà anche dall’Italia, all’Olimpico di Roma. I due insieme (foto di Cassidy Meyersrappresentano l’armonia delle differenze, una forza della natura. I fan si mischiano, i repertori anche. Il live è diviso in set: alcuni in solo, in cui ognuno canta le proprie canzoni, diverse in formato ridotto per rendere tutto più fluido, altri sono solcati da duetti su pezzi collaborativi come “30 for 30”, la hit “All the Stars” e ovviamente “luther” e “gloria”.

Che Lamar fosse un numero uno, si sapeva: è giungla d’asfalto, poesia di strada, quella che lo ha portato dalle vie spietate di Compton al premio Pulitzer. È il potere della parola che si fa gesto: su “man at the garden”, rappata rannicchiato sul cofano della GNX mentre riflette sulla propria esistenza, è difficile non farsi venire gli occhi lucidi. Oggi nessuno, probabilmente, è come lui. Quando rappa fa vibrare la pelle perché si sente il furore degli ideali che lo alimentano: quando parte “Not like us”, la traccia da miliardi di stream con cui ha vinto la sfida culturale e musicale contro Drake, si accendono delle lingue di fuoco e la terra trema per i salti del pubblico. Ha qualche cosa di talmente mistico, rigoroso e allo stesso tempo commovente che il New York Times, nel recensire la tournée, ha raccontato che in alcune date americane fuori dagli stadi si sono presentati degli evangelisti radicali che, per cercare di minare la sua percezione da profeta, urlavano: "Gesù è più importante di Kendrick Lamar"


La vera sorpresa dello show, proprio perché la grandezza di Lamar è certificata da tempo, è SZA, che accende e si prende i riflettori senza mai far rimpiangere il rapper di Los Angeles. Anzi, in diversi momenti compensa il bianco e nero di Lamar e porta dei colori che alzano il livello generale dello show con coreografie danzanti e scenografie da pop star di livello mondiale. Su “Garden (Say It Like Dat)” arriva in scena sopra una formica gigante, su “Nobody Gets Me” vola in cielo con delle ali da libellula. In “Kill Bill” si muove come una mantide religiosa che non lascia scampo a chi le ha spezzato il cuore. Nei momenti di coreografia più impegnativi, in cui dimostra un atletismo divertito e libero, mai da lezione di dance-cardio-fitness, si fa aiutare da qualche voce pre-registrata, ma per la maggior parte dello show sfoggia una voce meravigliosa, calda e black. Quest’ultimo aspetto è fondamentale: SZA è figlia diretta di Lauryn Hill, Rihanna, Beyoncé, ha un’impostazione pop e r&b che non tralascia mai l’innalzamento di un certo tipo di cultura e attitudine.

Un altro aspetto interessante del tour: come avvenuto già in passato nei concerti di Lamar, dietro il megaschermo, “nascosti”, ci sono dei musicisti che suonano alcuni strumenti live su determinate canzoni. Si sentono chitarra, basso e batteria. E a un certo punto, sul secondo set di SZA, che in questi passaggi sfoggia un animo più rock, si svelano, con il chitarrista e il bassista che balzano a sorpresa sul palco. La scelta del celare la band è puramente estetica: Lamar e SZA, vogliono “riempire” la scena con “solo” la loro presenza. Certo, rimane il punto: bisogna avere un’aura che lo possa permettere, proprio come quella delle due stelle black. Nel finale, con la corsa che va verso la conclusione, i due tornano a bordo della GNX con Lamar che prima di salire, da galantuomo, apre la portiera a SZA. I due ripartono e salutano il pubblico che, dopo pedane rialzate, fuochi d’artificio e visual cinematografici, è letteralmente in estasi. Billboard Usa, nel raccontare gli incassi di questo tour da co-headliner, che hanno superato anche quelli di Jay-Z e Beyoncé, ha spiegato che nella percezione delle nuove generazioni Lamar e SZA sono "la coppia musicale più importante di tutti i tempi”. Il perché è dentro questo show. 


Scaletta:

Lamar
wacced out murals
squabble up
King Kunta
ELEMENT.
tv off
Lamar e SZA
30 for 30
SZA
Love Galore
Broken Clocks
The Weekend
Lamar
euphoria
hey now
reincarnated
HUMBLE.
Backseat Freestyle
family ties
Swimming Pools
m.A.A.d city
Alright
man at the garden
SZA
Scorsese Baby Daddy
F2F
Garden (Say It Like Dat)
Kitchen
Blind
Consideration
Low

Lamar e SZA
Doves in the Wind

All the Stars
LOVE.
Lamar
dodger blue
peekaboo
Like That
DNA.
GOOD CREDIT
Count Me Out / Bitch, Don't Kill My Vibe
Money Trees
Poetic Justice
SZA
I Hate U
Shirt
Kill Bill
Snooze
Open Arms
Nobody Gets Me
Good Days
Rich Baby Daddy
BMF
Kiss Me More
Lamar
heart pt. 6 / bodies
N95
tv off
Not Like Us
Lamar e SZA
luther
gloria

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SZA
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