Little Steven ancora convalescente: "Milano? Deciderò all'ultimo"
Little Steven ci sarà o no sul palco di San Siro al fianco di Bruce Springsteen, stasera e giovedì, quando il Boss tornerà ad esibirsi nello stadio milanese? Ancora convalescente dopo l'operazione alla quale ha dovuto sottoporsi d'urgenza una settimana fa, Steven Van Zandt è stato intervistato dal Corriere della Sera. Sulle pagine dell'edizione del quotidiano oggi in edicola il 74enne chitarrista, operato per un'appendicite e costretto a saltare i concerti del 24 giugno a San Sebastian in Spagna e del 27 giugno a Gelsenkirchen in Germania, ha fatto sapere che "sarà una decisione dell'ultimo minuto".
I fan dovranno aspettare quindi fino a questa sera per scoprire se Little Steven comparirà o meno al fianco del Boss, a San Siro. Nell'intervista concessa al Corriere della Sera il chitarrista - al quale Hbo ha dedicato un documentario, intitolato semplicemente "Steve Van Zandt", su SkyArte il 5 luglio - ha parlato anche del rapporto di Springsteen e della E Street Band con San Siro:
Stanno provando ad abbatterlo, capite? Noi abbiamo suonato ovunque e possiamo dirlo: è il più grande stadio al mondo, ha personalità, cuore e anima. Sembra che i luoghi sacri del rock'n'roll non interessino a nessuno e ne abbiamo già persi tanti. Questo è uno di quelli che dovrebbero rimanere, è una cosa criminale. Il nostro promoter Claudio Trotta è in missione per salvarlo, spero che gli italiani si oppongano a questa operazione dettata dall'avarizia.
E sul ritiro dalle scene:
Abbiamo deciso che ci fermeremo nel... 2074. Mi pare, insomma fra una cinquantina di anni, quando sarà il nostro centesimo anniversario insieme sul palco.