Nitro incontra i fan all’Università di Milano-Bicocca

Nitro è un artista che, sin dal suo esordio, ha saputo distinguersi nel panorama musicale italiano per la sua autenticità, il suo stile e la profondità dei testi che caratterizzano da sempre la sua musica. Fin dagli inizi ha posto grande attenzione alla qualità delle parole, affrontando tematiche complesse e provocatorie che spaziano dalla critica sociale alla riflessione sulla vita e sull'identità. La sua musica non è solo un'esperienza sonora, ma un invito a pensare, a riflettere, a interrogarsi sul mondo che ci circonda. Il 23 maggio all’Auditorium U12 - Guido Martinotti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in via Vizzola 5 a Milano, alle 11.30, il rapper incontrerà studenti e fan, per affrontare gli argomenti sviscerati nel suo ultimo singolo “Scappa”. Un’occasione di confronto, moderata da Rockol e aperta a tutti, per riflettere sulle sfide del presente, umane e musicali. Qui il link per prenotarsi: clicca qui.
“Scappa” affonda le radici nelle difficoltà di una generazione intrappolata tra precarietà, disillusione e un'inarrestabile fame di riscatto. Il rapper dipinge un ritratto crudo e autentico di un'Italia che sembra offrire speranze solo a chi se ne va. La sensazione di essere bloccati in una situazione che non offre via d’uscita, ma anche il desiderio ardente di cambiamento, che risuona in modo particolare tra i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, o che sono in cerca della propria strada nella vita. I numeri sono spietati: in tredici anni, dal 2011 al 2023, sono 550 mila i giovani italiani di 18-34 anni emigrati all’estero. Al netto dei rientri, il dato di chi ha salutato definitivamente il nostro Paese è pari a 377 mila. Queste le parole di Nitro sul brano: “Dedicato a chi è dovuto scappare, quando lo fai sai che avrai sempre una casa a metà, che da una parte sarai quello che è arrivato, dall’altra sarai quello che se ne è andato. Sappi che siamo sempre di più. Spero vi abbia colpito e rappresentato e che possa esservi di conforto quando sarete soli/e”.