«Unici e grandiosi»: i Rival Sons raccontati dagli dei del rock

Sono in giro da ormai una quindicina di anni, eppure - ingiustamente - non sono celebrati alla stregua di altre rock band della loro generazione. I Rival Sons non se ne curano. Lavorano (e pedalano) a testa bassa, macinando ogni anno chilometri e chilometri girando il mondo con la loro musica, che mischia blues rock, hard rock e classic rock e che affascina milioni di fan - su Spotify gli streams delle loro canzoni ammontano a ben 245 milioni - per via di quei ritmi e quelle melodie quasi ancestrali, viscerali. Alla fine, contano gli elogi ricevuti da Jay Buchanan e soci in questi anni da parte di figure di spicco del rock, che ne riconoscono il talento e l’originalità. Ozzy Osbourne ha definito i Rival Sons «la più grande fottuta rock band che io abbia mai visto negli ultimi trent’anni»: merito del Re delle Tenebre se i Black Sabbath hanno arruolato la formazione di Long Beach, California, come gruppo di spalla del tour “The End”, oltre a volerla a tutti i costi sul palco di “Back to the beginning”, lo show d’addio alle scene di Osbourne e soci in programma il prossimo 5 luglio a Birmingham. Rudy Sarzo, storico bassista dello stesso Ozzy Osbourne, Whitesnake e Quiet Riot, ha detto: «Mi piacciono molto i Rival Sons. Mi piace la loro unicità e tutto ciò che li riguarda. Non sono una copia né cercano di imitare altre band». Steve Morse, chitarrista dei Deep Purple, ha espresso ammirazione per il chitarrista del gruppo, Scott Holiday, definendo il suo setup «il più bello sul quale abbia mai suonato». I Guns N’ Roses li hanno scelti come gruppo di spalla della loro nuova tournée europea, che passerà in Italia il prossimo 11 giugno per uno show da headliner alla Hall di Padova (i biglietti possono essere acquistati qui, sul sito di MC2 Live). Il giorno dopo i Rival Sons saranno invece sul palco del Firenze Rocks insieme ai Guns N' Roses. Un’occasione per ascoltare dal vivo una delle migliori rock band degli ultimi vent’anni, in tutta la sua energia.
Nati dalla polvere rovente della California del Sud, sin dal loro esordio del 2009 con “Before the fire” i Rival Sons - Jay Buchanan alla voce e alla chitarra ritmica, Scott Holiday alla chitarra e ai cori, Mike Miley alla batteria e ai cori e Dave Beste al basso e ai cori: quest’ultimo ha preso nel 2013 il posto del bassista originale del gruppo, Robin Everhart - si sono fatti subito notare, e apprezzare, per il merito di aver riportato il rock alle sue radici in un’epoca dominata da suoni digitali e produzioni plasticose. Chitarre sature, groove profondi e interpretazioni ruvide: gli elementi caratteristici del suono della band sono spiccati subito, portando la critica specializzata a etichettarli come un gruppo erede dello spirito del rock classico degli Anni ’60 e ’70, paragonando Buchanan e compagni ai Led Zeppelin e ai Doors. Tra i primi a credere in loro, gli AC/DC e Alice Cooper, che scelsero i Rival Sons come band di spalla delle rispettive tournée.
La svolta, per la formazione californiana, è arrivata quando con l’album “Feral roots”, il primo ad uscire per una multinazionale, Atlantic, parte del gruppo Warner, il quartetto ha ottenuto due nomination ai Grammy Awards: “Miglior album rock” e “Miglior performance rock” per il singolo “Too bad”. Nel disco c’era anche quella “Do your worst” destinata a diventare un vero e proprio cavallo di battaglia del gruppo: oggi la canzone conta da sola oltre 50 milioni di streams su Spotify.
Lo status di formidabile live band che avevano conquistato fino a quel momento, i Rival Sons lo hanno consolidato con gli show dei tour legati al dittico “Darkfighter” e “Lightbringer” e venendo scelti come support act per le tournée degli Aerosmith e dei Deep Purple. Quello che quest’estate li vedrà girare l’Europa sia come gruppo di spalla dei Guns N’ Roses sia come headliner, del cui calendario fanno parte anche l’appuntamento a Padova dell'11 giugno e quello a Firenze del 12, sarà il loro più grande tour finora: «Sono grato per essere riusciti ad arrivare così lontano con la nostra musica e che continui a regalarci grandi opportunità, come quella di andare in tour con i Guns N’ Roses», dice il frontman Jay Buchanan. E il chitarrista Scott Holiday promette: «Sarà un’estate di incredibili show. Ogni volta che torniamo in Europa ci riconnettiamo con i nostri amici e la nostra famiglia. Quest’anno sarà ancora più grande. Amiamo i grandi palchi e questo tour ci vedrà esibirci in alcuni dei più grandi palchi che ci siano».