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Addio a Les Binks l’ex batterista dei Judas Priest

Aveva 73 anni. È rimasto nella band dal 1977 al 1979 ed ha contribuito alla loro crescita
Addio a Les Binks l’ex batterista dei Judas Priest

Les Binks, ex batterista dei Judas Priest, è morto all'età di 73 anni. Non sono state rivelate le cause del decesso. 

James Leslie Binks, batterista heavy metal nordirlandese, ha suonato con la band dal 1977 al 1979.

La sua scomparsa è stata comunicata dai Judas Priest con un post sui loro profili social

Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di Les e mandiamo il nostro affetto alla sua famiglia, agli amici e ai fan. Il suo modo di suonare è stato di prima classe, dimostrando le sue tecniche uniche, il suo estro, il suo stile e la sua precisione. Grazie Les - la tua acclamazione continuerà a vivere...

Durante i due anni e mezzo trascorsi con la band, Binks ha contribuito con il suo drumming potente e intricato a un periodo cruciale nello sviluppo dei Judas Priest. 

Ha suonato negli album in studio “Stained Class” e “Killing Machine” (uscito con il titolo “Hell Bent for Leather” negli Stati Uniti), entrambi del 1978, e nell'influente album dal vivo “Unleashed in the East” del 1979. 

In particolare, ha co-scritto il brano "Beyond the Realms of Death" su “Stained Class”. 


Il suo stile di batteria, caratterizzato da un approccio veloce e aggressivo con la doppia cassa, ha contribuito a plasmare l'evoluzione del suono della band verso il thrash e lo speed metal.

Prima di unirsi ai Priest, Binks ha suonato la batteria per Eric Burdon e i War; per l'album “The Butterfly Ball and the Grasshopper's Feast” del 1974 del bassista dei Deep Purple Roger Glover; per i Fancy, un gruppo pop con cui ha suonato e che ha avuto due successi negli Stati Uniti nel 1974; e per i Wizard's Convention di Eddie Hardin, suonando nell'album del 1976 del gruppo con altri musicisti di rilievo.

Le ragioni per cui Les Binks ha lasciato i Judas Priest nel luglio del 1979 sono principalmente legate a disaccordi con il manager della band riguardo ai compensi per l'album live "Unleashed in the East". In diverse interviste, Binks ha spiegato di essersi sentito come un "batterista freelance" e di non essere considerato un membro ufficiale della band. Il punto di rottura definitivo è avvenuto quando il manager Mike Dolan gli suggerì di "rinunciare ai suoi compensi" per l'album live, che in seguito divenne disco di platino. Binks considerò questa richiesta "assurda" e sentì di non avere motivo di continuare a lavorare con una band il cui manager non voleva pagarlo per il suo lavoro su un album di successo.
Nonostante ciò, Binks ha sempre dichiarato di non aver avuto problemi personali con gli altri membri della band. Il suo risentimento era diretto principalmente verso il management. Tant'è che l'annuncio è arrivato dalla band stessa.

Dopo il periodo con i Priest, ha fatto parte di Axis Point, Lionheart con l'ex chitarrista degli Iron Maiden Dennis Stratton, Tytan, Raw Glory, Broken Bones e Kindred Spirit. 

Nel 2017 ha formato i Les Binks' Priesthood per eseguire dal vivo brani classici dei Judas Priest. Inizialmente aveva intenzione di unirsi ai K.K.'s Priest, formati dall'ex chitarrista dei Judas Priest K.K. Downing, ma è stato sostituito a causa di un infortunio.

Binks è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Judas Priest nel novembre 2022. Ha anche eseguito tre canzoni durante la cerimonia di inserimento, segnando la sua prima apparizione con i Priest in oltre 40 anni e una delle sue ultime in assoluto.

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