Ian Anderson: "Ai concerti dei Jethro Tull, il telefono in tasca"

In una intervista con Laura Steele, riportata da Blabbermouth, il leader dei Jethro Tull Ian Anderson ha parlato di vari argomenti, tra questi anche del fatto che negli ultimi tempi i fan quando vanno ai concerti sono sempre più fastidiosi e poco rispettosi.
Chiestogli sui differenti comportamenti nei vari paesi in cui si è trovato a suonare Ian ha risposto: "Beh, penso che sia sempre sbagliato stereotipare il pubblico in base alla nazionalità, posso portare per esempio come al giorno d'oggi nei teatri londinesi conosco molti attori che sono davvero arrabbiati. Salgono sul palco per una commedia seria e ci sono persone che tirano fuori i loro telefoni e cercano di filmarli o di farsi dei selfie nel mezzo di un dramma teatrale. Gli attori si arrabbiano davvero molto e li posso ben capire.”
Ha continuato spiegando: "Nella mente di alcune persone tutto è concesso, ma si deve avere rispetto per gli artisti e sensibilità per il contesto. Quindi, sedersi, mangiare popcorn durante una commedia di Shakespeare non è davvero una buona cosa da fare, figuriamoci tirare fuori il telefono e fare qualsiasi cosa. Quindi accade anche a Londra e nei teatri per drammi seri, tradizionali e importanti. Ai concerti, dipende da chi è l'artista e da dove si trova. Io tendo a suonare con un pubblico seduto, ho suonato alla Royal Albert Hall molte volte, non ho mai avuto persone che fischiavano o urlavano o erano odiose all'Albert Hall, ma cambia con il cambiare dei tempi e degli atteggiamenti. In particolare nei confronti dell'uso dei cellulari e in particolare del grado in cui le persone fanno rumore, specialmente nei momenti di silenzio. In Brasile, dove sono stato l'anno scorso, avevo dimenticato quanto siano rumorosi i brasiliani e a volte non in modo carino. Fischiettano e ululano.”
Il 77enne Anderson chiude il suo discorso aggiungendo: "Quindi penso che avere rispetto per l'artista sia importante. Se andate a vedere l'ultimo concerto dei Black Sabbath quest'estate, dove suonerà il mio vecchio amico Tony Iommi, mi aspetto che il pubblico sarà molto rumoroso e chiassoso e urlerà, ma va bene così. Sono i Black Sabbath, è heavy metal. Va bene così. Ma se venite a un concerto dei Jethro Tull, penso che dovreste lasciare il telefono a casa o almeno tenerlo in tasca."
I Jethro Tull il mese scorso hanno pubblicato l'album “Curious Ruminant” che presenteranno in concerto al pubblico italiano il 15 luglio a La Spezia e poi nei tre concerti autunnali di novembre, il 21 a Treviglio, il 22 a Bologna e, infine, il 24 novembre a Roma. Con i cellulari sapete cosa dovete fare.