Archiviata la causa per violenza sessuale contro Sean Diddy Combs
Lo scorso ottobre una donna anonima ha intentato una causa contro Sean 'Diddy' Combs, sostenendo che lui avrebbe tentato di aggredirla sessualmente a una festa a New York nel 1995. La donna ha affermato di essere stata picchiata dal rapper quando ha rifiutato le sue avances. Tuttavia, la causa è stata archiviata il 31 marzo.
La sconosciuta aveva tempo fino al 20 marzo per presentare una nuova denuncia con il suo vero nome, ma era riluttante a rinunciare all'anonimato, il che ha portato all'archiviazione del caso. "Di conseguenza, tutte le istanze pendenti sono state archiviate e il caso è stato formalmente chiuso", si legge nell'ordinanza.
Il giudice distrettuale Lewis Liman ha scritto: "La gravità stessa delle accuse, unita al fatto che la querelante non ha presentato alcuna prova di un danno specifico e concreto derivante dalla divulgazione della sua identità e il grave pregiudizio per i convenuti derivante dal mantenimento della riservatezza di tale identità, minano la sua richiesta di procedere in forma anonima".
Secondo Rolling Stone US, l'avvocato Tony Buzbee ha chiesto a gennaio che la donna potesse confermare la denuncia in forma anonima, ma le è stato negato.
Il team legale di Combs ha dichiarato in un comunicato: "Oggi un giudice federale ha respinto la causa intentata contro il signor Combs dall'avvocato texano Anthony Buzbee e dal suo legale locale Antigone Curis per conto di un querelante anonimo. Questa è la seconda causa intentata da questi avvocati contro il signor Combs che viene respinta in toto. Non sarà l'ultima" hanno concluso gli avvocati del rapper.
E aggiungono: "Per mesi, abbiamo visto un caso dopo l'altro presentato da individui che si nascondevano dietro l'anonimato, spinti da avvocati più attenti ai titoli dei media che al merito legale. Anche le altre richieste, come quella respinta oggi, non reggeranno in un tribunale".
Però non è l’unico problema legare per il rapper che è attualmente, in attesa di giudizio, detenuto con l'accusa di racket, traffico sessuale con la forza e trasporto a fini di prostituzione. L'inizio del processo è previsto per il 5 maggio. Egli nega tutte le accuse di illecito.