Addio a Terry Manning, produttore e ingegnere del suono

E' morto all'età di 77 anni Terry Manning, produttore e ingegnere del suono di, tra gli altri, Led Zeppelin, ZZ Top, Joe Cocker e Joe Walsh. A confermarne il decesso è stato il figlio Lucas.
Il lavoro più importante di Manning come ingegnere del suono è stato senza dubbio “Led Zeppelin III” del 1970. Manning militava nei Lawson and Four More, Jimmy Page lo conobbe quando quella band aprì per gli Yardbirds nel 1966. "Eravamo davvero molto amici e in stretto contatto", disse in seguito Manning al Memphis Magazine. "Jimmy mi inviò le cassette dei primi due album prima ancora che uscissero. 'Oh, ecco cosa abbiamo fatto, cosa ne pensi?'".
Manning pubblicò il suo primo album solista, “Home Sweet Home”, lo stesso anno in cui uscì “Led Zeppelin III”. Disse che i primi due dischi dei Led Zeppelin "mostravano grandi promesse", ma "non erano molto diversificati, e penso che Jimmy sapesse davvero che il terzo album era davvero importante per una band... il terzo è sempre stato il vero punto di svolta per la domanda, 'Siamo un gruppo che durerà a lungo?' Quindi si lanciò con l'intento di fare qualcosa di molto più di quello che avevano fatto in precedenza."
Manning abitava a Memphis, nel 1963, 15enne si presentò alla Stax Records, fu Steve Cropper a trovargli un lavoro come ragazzo delle pulizie nello studio. Nel 1966, fu uno dei primi dipendenti degli Ardent Studios e iniziò a lavorare con una serie di leggende del R&B, Isaac Hayes, gli Staple Singers e la band di Cropper, Booker T. and the MGs.
"Ho ricevuto un'istruzione completa", disse al Memphis' Commercial Appeal. "Ho imparato il lato tecnico da John Fry (il fondatore degli Ardent, ndr), gli aspetti emozionali da gente come Willie Mitchell e la musica da persone come Steve (Cropper, ndr) e Booker. T. Non avrei potuto chiedere una scuola migliore".
Dopo aver lavorato su “Led Zeppelin III”, Manning sarebbe diventato famoso per il suo lavoro in studio con alcuni grandi del rock. Collaborò a lungo con gli ZZ Top, produsse i Molly Hatchet, George Thorogood, Joe Cocker e Joe Walsh. Ha lavorato come tecnico di studio per l'album del 2010 degli Iron Maiden “The Final Frontier” (leggi qui la recensione).
"Le persone e i luoghi in cui mi sono imbattuto sono stati incredibili", spiegò Terry Manning al Commercial Appeal. "Essere stato alla Stax, agli Ardent, ad Abbey Road, a Compass Point. A volte non ci posso credere. Sono solo fortunato, molto fortunato, ad aver fatto tutto ciò".