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Anna Carol: "Bisogna prendersi del tempo"

Esce venerdì 14 il suo nuovo album "Principianti"
Anna Carol: "Bisogna prendersi del tempo"

“Ho scoperto la musica da bambina attraverso la danza e il teatro, poi sono arrivati il canto e la musica. A 18 anni mi sono molto appassionata al jazz, che mi ha fatto scoprire la mia vocalità e che la musica poteva essere una forma di espressione molto potente”. Dal jazz è approdata alla musica Soul e R&B, per poi arrivare al pop e al cantautorato. “Ho vissuto anche all’estero tra Colonia, Rotterdam e Londra e incontrare la scena internazionale è stato determinante nella ricerca della mia identità, alimentata anche dall’indie internazionale e dalla scena inglese del passato e contemporanea”.

Si è presa del tempo, Anna Carol, per costruire il suo percorso artistico. Ed è proprio questo concedersi tempo, in un momento storico in cui vige la regola del tutto e subito, uno dei temi portanti del suo nuovo album, “Principianti”, in uscita il 14 marzo per INRI Records/Metatron. “Credo che vada normalizzata questa cosa di prendersi del tempo- spiega l’artista di Bolzano – ormai sembra che se non si performa subito c’è qualcosa che non va. Forse ci stiamo dando troppo poco tempo per lavorare sulle cose, che si tratti di lavoro, di amore o di relazioni in generale”.  

“In questo nuovo disco, che è molto importante per me – aggiunge - ho voluto chiudere un occhio rispetto alla bulimia odierna per dargli il tempo che si meritava, anche concedendomi di tornare indietro su alcuni aspetti per modificarli. Me lo sono concessa e ho avuto accanto persone che sono state compassionevoli rispetto a questa necessità”, dice Anna riferendosi a Federico Dragogna, che ha prodotto il disco, Ivan Antonio Rossi, che ha seguito le registrazioni, e i Selton, con cui ha lavorato in studio richiamando le logiche di produzione degli anni '70, in cui i musicisti suonano insieme per creare un’atmosfera più viva e lontana dal consumo immediato. “Penso che l’umanità messa nel disco si percepisca e sia magica”. E in più sembra richiamare – e contrastare - un altro dei topic dell’album, quello della solitudine che sempre più spesso viviamo incollati agli schermi degli smartphone o dei pc. “La definirei una solitudine mascherata. Stiamo vivendo un momento di grande solitudine, crediamo di essere estremamente connessi e invece siamo disconnessi sia da noi stessi che dagli altri”.

Forse siamo ancora “principianti” o, forse, dovremmo tornare a esserlo. “Tutto il disco parla di amore e dei vari tipi di relazione che esistono. Il rapporto che noi abbiamo con noi stessi è in continua evoluzione, perché continuiamo a cambiare, e per fortuna. E anche nelle relazioni con gli altri ci si deve porre come principianti. Perché ogni persona è diversa e ogni incontro è sempre una novità, anche con noi stessi”.

“La condizione di essere sempre principianti mi affascina, mi piace molto l’idea di proporsi sempre con questo stato d’animo, perché significa essere pronti ad amare anche le visioni opposte. E mi sono resa conto che la parola “principianti” racchiude “pianti”, una coincidenza che mi ha colpita perché questo stato può metterci di fronte a momenti di enorme dolore. Si va a tentativi e si rischia di sbagliare. Ma il titolo richiama anche una raccolta di racconti di Carver, autore che esplora molto il tema delle relazioni”.

È un elettrocardiogramma delle relazioni l’approccio di Anna nell’osservare il mondo che le sta attorno, che guarda in modo macro per raccontare, tramite situazioni specifiche, qualcosa di più grande. Che parla di lei e di tutti, ma anche di storie immaginate in cui ritrovarsi.

La sua scrittura, infatti, si addentra con sguardo leggero e talvolta ironico nella complessità del quotidiano, trasponendola in immagini evocative che guidano chi ascolta in una dimensione delicata e profonda. Già dall'album di debutto, “Cinetica”, uscito nel 2022 e accolto con favore nel cantautorato italiano e ancor di più nel nuovo album, anticipato dai singoli “Il contrario”, “Diversi tipi di dolore” e “Boreale”.

E di tempo bisognerà prendersene anche per ascoltare “Principianti” live, durante il tour che partirà con l’apertura dei concerti di Dente il 5 aprile a Firenze, il 6 a Roma, il 10 a Torino, l’11 a Bologna e il 19 a Conversano (Bari) e poi il 2 maggio nella sua Bolzano.

“C’è tanto lavoro dietro l’uscita di un album, ma in fin dei conti l’apice del lavoro è quello del concerto, in cui metto tanta energia. Non vedo l’ora di portarlo dal vivo e di vivere il contatto con il pubblico”.

 

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