Rockol30

Chi è (chi sono) Il Mago Del Gelato?

La band pubblica il primo album “Chi È Nicola Felpieri?”: l'intervista
Chi è (chi sono) Il Mago Del Gelato?

Se cercate “Il Mago Del Gelato” su Internet avete due risultati possibili: un bar di via Padova a Milano – ormai chiuso, sigh - e una band composta da quattro eclettici musicisti. E l’una non esclude l’altra, anzi. È proprio da quel bar che il gruppo prende spunto per il proprio nome. Nasce così, durante la pandemia, Il mago del gelato, che dallo studio di via Padova ci racconta l’uscita di “Chi È Nicola Felpieri?”, album d’esordio a cui Giovanni Doneda, Ferruccio Perrone, Pietro Gregori e Alessandro Paolone sono arrivati dopo un percorso in continua accelerazione.

La storia della band

“Tutto è iniziato durante la seconda fase della pandemia – dice Pietro - quando ci siamo ritrovati per suonare insieme e far ballare la gente”. Da lì una serie di concerti su Milano in tante situazioni diverse, fino all’arrivo di Marquis, produttore che ha dato una struttura al progetto. Nel 2023 l’uscita del primo singolo, “Zenzero”, seguito da “Elisir” e “Stracciatella”, che anticipano la pubblicazione del primo EP “Maledetta Quella Notte”. Il 2024 è l’anno dei singoli “Pandora”, “Granturismo” e “Tic Tac”, quest’ultimo in collaborazione con l’artista francese Mélanie Chedeville, che anticipano il loro album d’esordio in uscita il 14 marzo per Dischi Numero Uno.
“Ci siamo conosciuti grazie alla musica, due di noi addirittura avevano fondato una band alle scuole medie, altri hanno iniziato a suonare insieme al liceo, finché siamo approdati tutti allo studio La Sabbia, dove è nato il progetto che sul palco e dal vivo, ma anche in studio, coinvolge altri tre musicisti: Martina Campi (flauto e trombone), Alessio Dal Checco (sassofono) ed Elia Pozzi (percussionista). Con le nostre quattro personalità siamo riusciti a miscelare il nostro background musicale per creare un punto di incontro fra tutti”.

“Chi È Nicola Felpieri?”

Anche nel primo album, che si differenzia dal primo EP perché ha previsto diversi momenti di scrittura, jam session, arrangiamento e registrazione al Sudestudio, dove si respira il mood bucolico e rilassato del salentino.  E che si arricchisce grazie alle collaborazioni con Venerus (“Controtempo”), Le Feste Antonacci (“In punta di piedi”) e Mélanie Chedeville (“Tic Tac”).
“Per Mélanie abbiamo voluto un brano per la sua voce, in un’atmosfera rarefatta ma imponente dal respiro parigino. Le Feste Antonacci vengono da Parigi, un posto che ci piace molto come immaginario. Li abbiamo incontrati durante un loro concerto e il giorno dopo abbiamo stretto una collaborazione che ci rende felicissimi. Con Venerus condividiamo la visone della musica. È un personaggio che vive i live in un modo che ci rispecchia molto, lo abbiamo invitato ad ascoltare il disco in studio e gli abbiamo proposto di aggiungere un suo intervento”.

In queste dieci tracce la band afferma il proprio sound funk-jazz miscelandolo con influenze della musica per il cinema italiano degli anni ’60 e ‘70. E a un paio di settimane dalla notte degli Oscar vogliamo sapere se userebbero nei loro brani la musica del cinema di oggi. “Sono cambiati i metodi ma rimane al centro la composizione” risponde Alessandro, “c’è tanta musica che si rifà alla tradizione, ma anche tanta sperimentazione - fa eco Giovanni - l’accostamento di musica e immagine ci affascina moltissimo”.

Copertine come opere

E, a proposito di questo, le copertine dei loro brani sono delle vere e proprie opere d’arte, le ultime realizzate dallo studio Fon Fon. “Ci piace dare un’immagine figurativa di quello che vogliamo esprimere. La nostra musica è strumentale ed è bello comunicare un messaggio attraverso un immaginario estetico con cui chi ascolta può immaginare qualsiasi cosa”. In tutto questo le parole giocano un ruolo quasi marginale. “Sono degli indizi per una sceneggiatura su cui l’ascoltatore costruisce il proprio film– dice Ferruccio – utilizzando i brani come dei capitoli di un film. Se chiedi a ognuno di noi cosa significa un brano avrai quattro versioni diverse”. “I nostri testi sono sintetici ma evocativi” – aggiunge Giovanni.  

Protagonista inconsapevole di questa storia, che si costruisce brano dopo brano, è proprio Nicola "Il Felpieri", personaggio enigmatico che suscita curiosità e costringe ad attivare l’immaginazione per costruire una propria versione dei fatti. Il consiglio per ascoltare il disco, infatti, è quello di concedersi 40 minuti di ascolto in pace per poter dare libero sfogo alla propria fantasia. E poi, naturalmente, ascoltarlo dal vivo al tour - organizzato da All Things Live - che partirà il 21 marzo a Perugia per poi proseguire il 22 a Prato, il 28 a Pordenone, il 2 aprile a Roma, il 3 a Rende, il 4 a Napoli, il 5 a Conversano, l’11 a Bologna, il 17 a Torino, il 18 a Brescia per concludersi in bellezza a Milano, il 24 maggio, al Mi Ami Festival.

“Siamo nati come band dal vivo e continuiamo ad amare questa parte di noi. Ci piace fare i tour in modo viscerale, non vediamo l’ora di rimetterci in moto”.

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.