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Ian Anderson: "Mai preso droga per favorire il processo creativo"

Il frontman dei Jethro Tull in tema di droghe si definisce un perbenista
Ian Anderson: "Mai preso droga per favorire il processo creativo"

Il leader dei Jethro Tull Ian Anderson in un'intervista concessa a Contact Music ha dichiarato di non avere mai assunto droghe per favorire il suo processo artistico creativo.

Nel corso della chiacchierata con la testata britannica ha infatti spiegato: "Il mio istinto mi dice che il bere e le droghe non aiutano il processo creativo. Le persone sono prive di sicurezza oppure semplicemente colpite dal blocco dello scrittore. Forse è come una bomba che spacca una diga, che apre la diga, un'ondata di creatività. Forse funziona per alcune persone, ma io non ho bisogno di qualcosa che mi faccia andare avanti in modo creativo, per scrivere testi o musica. Quando sembra il momento giusto per farlo, arriva di corsa, prende slancio ed è inarrestabile".

Il 77enne musicista scozzese è conscio del fatto che questa sua posizione avrebbe potuto fargli guadagnare la reputazione di bacchettone, ma dice che semplicemente non voleva abbandonarsi al lato festaiolo del mondo della musica. "Probabilmente alcuni altri artisti con cui abbiamo lavorato hanno pensato che fossi un po' un pezzo di merda, distaccato e poco amichevole. Ma non era così, io avevo un enorme rispetto e ammirazione per loro come musicisti. Solo non volevo dedicarmi al lato fuori servizio del rock and roll".

I Jethro Tull hanno appena pubblicato il nuovo album "Curious Ruminant" e Anderson insiste sul fatto che non potrebbe immaginare di provare a lavorare come produttore con un artista fatto di droghe. Riferendosi all'amico, scomparso nel 2016, George Martin, che ha lavorato con i Beatles su tutti i loro album, Ian Anderson ha riflettuto: "Immagino che George abbia trovato piuttosto difficile stare in uno studio con i Beatles, che si trattasse solo di fumare canne o, più tardi, di LSD o altro. Immagino che lo trovasse un po' frustrante, perché lui, come me, era un perbenista".

Oltre a Martin, nel corso dell'intervista, ha citato anche Frank Zappa, un'altra rockstar che non ha mai avuto a che fare con la droga. "Lui è l'unica altra persona che conosco, oltre a me, di cui posso essere abbastanza sicuro, aneddoticamente, che non abbia mai preso ciò che comunemente viene chiamato droga. Lui però fumava come una ciminiera, cosa che facevo anch'io.”

Ma Ian Anderson non ha mai avuto la tentazione di provare delle droghe? La risposta è piuttosto chiara: "Ho sempre pensato che un giorno, non ci perderò del tempo, passerò direttamente alla morfina. C'è una probabilità del 50 percento che trascorrerò i miei ultimi momenti in questa vita sotto l'effetto lenitivo di un farmaco di classe A per rimuovere o alleviare il dolore del cancro allo stadio terminale. Se è buona come la gente dice che sia la droga, forse proverò a scrivere una canzone, per vedere se funziona."

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