La storia della band country dell’Alabama che è virale su TikTok
“Wondering why” è il titolo della loro canzone più popolare in assoluto sulle piattaforme di streaming, con oltre 260 milioni di streams su Spotify e una media di mezzo milione di ascolti al giorno. Tradotto, il titolo significa: “Mi domando perché”. Curiosamente, è proprio l’espressione che più di tutte si presta a sintetizzare il successo dei Red Clay Strays: perché una band country dell’Alabama finisce per diventare virale su TikTok e spopolare sui social? Cosa ci sia dietro al clamoroso exploit di questo gruppo che fino a un paio di anni fa era solito esibirsi per pochi intimi sul palco di un club di Orange Beach, poco più di 8 mila abitanti, suonando cover di altri artisti, è uno dei tanti misteri della discografia contemporanea.
Era la fine del 2023 quando su TikTok cominciò a diventare virale negli Stati Uniti la canzone che gli allora sconosciutissimi Red Clay Strays avevano pubblicato da indipendenti un anno prima, dopo la pubblicazione di un video in cui il frontman del gruppo, Brandon Coleman, la interpretava appassionatamente dal vivo con la sua voce nasale. Unito alle atmosfere blues della canzone e al testo, una romanticissima dedica a una donna (“È bella come il peccato, come il sole che tramonta sulla costa californiana”, canta Coleman), il timbro del cantante deve aver fatto la fortuna di “Wondering why”, che in una manciata di settimane si è ritrovato a diventare una vera e propria hit.
A distanza di un anno e mezzo solo su TikTok i Red Clay Strays contano 13,5 milioni di “mi piace” per i loro video e 1 milione di follower. “Wondering why” ha spalancato al quintetto composto da Coleman insieme a Drew Nix (chitarra elettrica, voce, armonica), Zach Rishel (chitarra elettrica), Andrew Bishop (basso) e John Hall (batteria) le porte del paradiso, discograficamente parlando. Le esibizioni sul palco del The Hot Spot di Orange Beach suonando cover di altri sono ormai un lontano ricordo per Coleman e compagni, che oggi incidono per una multinazionale - il loro ultimo album “Made by these moments”, lo scorso anno, è uscito per la Rca, parte del gruppo Sony - e fanno numeri da superstar: “Per me personalmente, ma sento di parlare anche a nome della band, ci deve essere un qualche tipo di motivazione dietro l’arte che creiamo. Non si tratta di cercare di fare una canzone che abbia successo commerciale. Stiamo solo cercando al 100% di esprimere noi stessi e condividere le nostre vite attraverso la nostra arte, nel miglior modo possibile”.
Autenticità e genuinità: eccoli, i fattori chiave del successo dei Red Clay Strays, che nelle loro canzoni, da “Wanna be loved” a “Good godly woman”, passando per “I’m still fine” e “Drowning”, raccontano la loro vita da provinciali cresciuti andando a messa la domenica (“Lei viene da una scuola privata, non manca mai alla messa della domenica / io vengo da un colletto blu, basso stipendio / qui dove il cemento incontra la vecchia terra rossa”, cantano proprio in “Wondering why”), serate nei pub, lavoro, sudore, sacrificio. A facilitare le cose alla band anche il fatto che la musica country è ai massimi storici, con artisti lontani dal genere come Shaboozey e Post Malone che propongono interpretazioni accattivanti e ultramoderne del genere, mentre i casi di Taylor Swift, Luke Combs e Morgan Wallen dimostrano che anche artisti country possono trasformarsi in vere e proprie popstar. Lo scorso sono stati scelti per aprire il concerto dei Rolling Stones allo stadio di Boston. Sarà pure un mistero della discografia contemporanea, ma la favola dei Red Clay Strays è bellissima.