John Lydon è "incazzato" dei Sex Pistols in tour con Frank Carter

L'ex cantante dei Sex Pistols John Lydon ha rivelato di essersi "incazzato" quando ha saputo che i suoi ex compagni della storica band punk britannica si sono riuniti chiamando al suo posto dietro il microfono Frank Carter. Lo scorso anno Glen Matlock, Paul Cook e Steve Jones hanno unito le forze con il frontman dei Rattlesnakes per tre concerti benifici al Bush Hall di Londra, per poi intraprendere un tour nel Regno Unito e in Europa (con una data in Italia all'AMA Music Festival lo scorso agosto), oltre che annunciare altre date per il 2025.
L'assenza di Lydon alla reunion è dovuta al suo rapporto teso con gli altri componenti ancora in vita dei Sex Pistols, dopo anni di conflitti e persino una causa legale nel 2021, che lo ha visto accusato dai suoi ex compagni di band per il suo disaccordo sull'inclusione della musica del gruppo nella serie biografica "Pistol" di Danny Boyle, che lui ha definito come avente "poco riguardo alla realtà". Ora, in una nuova intervista per "The I Paper", riguardo alla collaborazione dei Sex Pistols con Frank Carter, John Lydon (a.k.a. Johnny Rotten) ha dichiarato:
"Quando ho sentito per la prima volta che i Sex Pistols stavano facendo un tour quest'anno senza di me, mi sono incazzato. Mi ha infastidito. Ho pensato subito: 'Stanno per distruggere tutto ciò che era buono nei Pistols eliminando il punto e lo scopo di tutto'. Non ho scritto quelle parole a caso. Stanno cercando di banalizzare l'intero spettacolo per sfuggire al karaoke, ma nel lungo periodo penso che vedrete chi ha valore e chi no. Io non ho mai venduto la mia anima per fare soldi. È il cattolico che c'è in me – quella colpa che non voglio cadere".
Ha aggiunto: "Come Nancy Reagan, ho sempre trovato facile dire 'no'. Se qualcosa sfida il tuo cuore, la tua anima, la tua mente e il tuo senso di purezza riguardo ciò che è giusto e sbagliato nel mondo, allora basta dire no. Il che, secondo il pensiero corporativo che pervade l'industria musicale, mi guadagna il titolo di 'difficile da lavorarci insieme' - un titolo di cui sono molto orgoglioso".
In un'altra intervista con Classic Album Review, ripresa da "Blabbermouth", quando gli è stato chiesto se pensava che lo spirito dei Sex Pistols fosse assente ora che la band sta suonando senza di lui, Lydon ha risposto: "Ho scritto quelle cazzo di canzoni, no? Ho dato loro l'immagine. Ero il frontman. Io sono la voce, quella che ha fatto cantare tutto il mondo. E ora vanno in giro, come avevano fatto l'anno prima con Billy Idol. È solo una sorta di karaoke, in fin dei conti".
Ha continuato: "Mi piacerebbe essere imbarazzato dalla qualità della scrittura di canzoni da parte loro. Hanno avuto abbastanza tempo per farlo, non è vero? Ma no. Professano il loro odio per me, ma non possono vivere senza di me. Io sono la punizione che continua a dare. [Ride]".
Le dichiarazioni di John Lydon arrivano dopo quelle di Steve Jones, che ha recentemente rivelato al podcast "Rockonteurs" di non parlare con il cantante da quasi due decenni. "Non gli parlo da anni", ha detto il chitarrista: "L'ultima volta che gli ho parlato è stato nel 2008. Abbiamo fatto 30 show in giro per l'Europa. Abbiamo fatto un sacco di festival - Giappone, Australia - e siamo finiti all'Hammersmith Odeon (ora Hammersmith Apollo), e poi avevamo un altro show nel Paese Basco, e basta. Dopo di che, ero finito. Niente più. È troppo, troppo vecchio, troppo, troppo, non abbastanza fatto". Quando gli è poi stato domandato perché fosse tornato in tour, Jones ha risposto: "Questa volta è diverso. C'è un'atmosfera diversa. È notte e giorno". Steve Jones ha poi spiegato che Carter, invitato a unirsi alla band poiché conosceva il figlio di Matlock, "non cerca di essere John" e si è trovato sempre "più a suo agio" con il gruppo man mano che continuano a suonare insieme. Parlando della "parziale reunion" dei Sex Pistols, Jones ha aggiunto: "Abbiamo avuto l'idea di fare tutte le canzoni dei Pistols con un cantante diverso, perché con John non poteva più accadere".