Emis Killa: "Demoni" e l'effetto "Cenere" che non c'è
 
                                                    Partiamo da un presupposto: avremmo preferito parlare di questa canzone in gara al Festival. Ma così non è stato possibile. “Demoni”, il brano che Emis Killa avrebbe dovuto presentare a Sanremo, alla sua “prima volta” all’Ariston, è stato pubblicato a pochi giorni dall’inizio della kermesse nella Riviera Ligure. Una decisione arrivata a seguito del suo volontario ritiro dal Festival dopo l’inchiesta sul tifo in cui è rimasto coinvolto. La canzone è stata scritta con Federica Abbate, Mattia Cerri e Nicola Lazzarin (Cripo), che ne ha curato anche la produzione.
Il pezzo racconta la relazione sentimentale tra due persone, in particolare in una delle loro prime notti d’amore, quando è ancora tutto da scoprire, tra dubbi, chimica, passione, ciascuno con i propri “Demoni” da mostrare all’altro. Il rapper di Vimercate canta: “Andrò all’inferno, c’est la vie, baci che sanno di Fentanyl. Parole dette di getto che restano dentro come cento proiettili. Resta una sagoma a gesso per l’anima e poi torniamo a letto coi demoni”. Il pezzo è elettronico, con l’autotune a dare sfumature alle parole, ha un sound scalpitante che si apre nel ritornello. Non spicca per originalità, insegue l’effetto “Cenere” di Lazza, brano dei record, presentato nel 2023 e arrivato secondo nella graduatoria finale, che però non è ripetibile o imitabile. Nonostante Emis abbia più volte, nella sua carriera, sperimentato e giocato con i generi, “Demoni” sembra costruito proprio per seguire le orme del successo di Lazza e di quel suo Sanremo, un Lazza con cui tra l’altro avrebbe dovuto duettare nella serata delle cover, proponendo “100messaggi”. Contestualmente alla pubblicazione del singolo, Emis Killa ha annunciato un concerto a Fiera Milano per il 10 settembre prossimo.
