McCartney: “L’IA minaccia creatività e diritti degli artisti”
Intervistato dalla BBC, Paul McCartney ha criticato le modifiche proposte alla legge sul copyright, sostenendo che, se approvate, permetterebbero all’intellingenza artificiale di sfruttare il lavoro degli artisti, causando una “perdita di creatività”.
Attualmente, il governo britannico sta valutando la possibilità di modificare la legge sul copyright per consentire agli sviluppatori di IA di utilizzare i contenuti creati da terzi presenti online, qualora questi vengano impiegati per il data o text mining al fine di sviluppare i propri modelli. Le proposte prevedono la possibilità per artisti e creatori di esercitare un "diritto di riserva" per escludere le proprie opere dall’utilizzo da parte dell’IA, ma questa clausola è stata criticata da molti, che la ritengono inapplicabile. Sarebbe infatti impossibile per un individuo notificare migliaia di fornitori di servizi di IA o monitorare l'utilizzo delle proprie opere su tutta la rete.
L'ex Beatle si è espresso contro questi cambiamenti, sottolineando che potrebbero eliminare l'incentivo economico per gli artisti, riducendo così la creatività. “Quando eravamo ragazzi a Liverpool, abbiamo trovato un lavoro che amavamo, ma che ci permetteva anche di pagare le bollette”, ha dichiarato nell’intervista con Laura Kuenssberg: “Oggi, ci sono giovani ragazzi e ragazze che scrivono una canzone meravigliosa, ma non ne possiedono i diritti e non hanno nulla a che fare con essa. E chiunque può semplicemente rubargliela”. Ha continuato: “La verità è che quei soldi finiscono da qualche parte. Qualcuno viene pagato, quindi perché non dovrebbe essere colui che si è seduto e ha scritto ‘Yesterday’?”.
McCartney ha poi esortato il governo a riconsiderare le modifiche, affermando: “Noi siamo il popolo, voi siete il governo! Dovreste proteggerci. Questo è il vostro lavoro. Se volete approvare una legge, assicuratevi di proteggere i pensatori e gli artisti creativi, o rischiate di perderli”.
Sir Paul e Ringo Starr hanno in passato utilizzato la tecnologia dell’intelligenza artificiale per restaurare le parti vocali di John Lennon su “Now And Then”, l’ultima canzone dei Beatles pubblicata nel 2023. Tuttavia, l'IA impiegata per questa operazione era di tipo analitico, e non generativo: è stata utilizzata per restaurare materiale esistente, non per creare qualcosa di completamente nuovo.
I programmi di IA generativa, invece, attingono da enormi quantità di dati (testi, immagini o musica disponibili online) per generare nuovi contenuti che sembrano creati da esseri umani. La questione dell'uso dell'IA nella musica è diventata sempre più rilevante negli ultimi tempi. Nell’aprile dello scorso anno, Billie Eilish, Robert Smith, Stevie Wonder e Nicki Minaj erano stati citati tra gli artisti che hanno firmato una lettera aperta contro l’uso “predatorio” dell’IA nella musica. Tra gli altri musicisti che hanno firmato il documento figurano Katy Perry, Sam Smith, Kim Petras, R.E.M., Jon Bon Jovi, Mumford & Sons, Imagine Dragons, d4vd, Jon Batiste, Finneas, Fletcher, Pearl Jam, J Balvin, Jonas Brothers, Noah Kahan, Norah Jones, Yard Act, The Last Dinner Party, Zayn Malik, Smokey Robinson, Sheryl Crow, Sigrid, gli eredi di Bob Marley e Frank Sinatra, l’etichetta dei BTS HYBE e molti altri.