Adele: respinto il ricorso contro l’accusa di plagio
Dallo scorso dicembre Adele è al centro di una vertenza giudiziaria con un'accusa di plagio riguardante la sua canzone "Million Years Ago", pubblicata nel 2015 nell'album "25".
Un tribunale di Rio de Janeiro ha ordinato il ritiro globale del brano a causa di una denuncia presentata dal compositore brasiliano Toninho Geraes, che sostiene che la canzone presenti una forte somiglianza melodica con "Mulheres", da lui composta ed eseguita da Martinho da Vila nel 1999.
Il giudice nell’emettere la sua sentenza ha evidenziato una "simmetria palese" tra le due melodie e le rispettive parole. Nella denuncia, gli avvocati di Geraes hanno evidenziato che, oltre alla linea melodica, il brano di Adele “si è appropriato delle prime note introduttive”, poi riprodotte all'inizio, nel ritornello e nella fine di 'Million Years Ago'.
Con l’accusa di plagio Geraes ha richiesto un risarcimento di 1 milione di Real brasiliani (circa 155mila euro), oltre ai diritti d'autore persi e la cancellazione del brano di Adele da ogni piattaforma digitale on line.
La decisione era stata presa dopo l'ascolto del brano, da cui emergerebbe la significativa somiglianza, nonché sulla base di analisi tecniche delle onde sonore, della sovrapposizione melodica e dei pareri degli esperti. Il giudice ha anche ascoltato entrambe le canzoni verificando la somiglianza.
La controversia è emersa nel 2020 quando il figlio dell'arrangiatore di "Mulheres" ha riconosciuto il brano a una festa. Le notifiche legali sono state inviate a Adele, al produttore Greg Kurstin e alle etichette discografiche coinvolte.
Immediatamente gli avvocati della casa discografica Universal Music e della cantante britannica hanno fatto ricorso alla sentenza, ricorso che è stato respinto dal tribunale brasiliano che ha così confermato la revoca del brano “Million Years Ago” dallo streaming on line.
Per lo stesso brano Adele era già stata indiziata di aver plagiato la canzone del 1985 “Acilara tutunmak” del cantante turco Ahmet Kaya, accusa fatta poi decadere dalla vedova del compositore che ha ritenuto infondati gli elementi dell’accusa.