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Southside Records: da Palermo all’Italia nel segno del rap

Un collettivo e un’etichetta che lavora per far emergere i talenti del sud Italia.
Southside Records: da Palermo all’Italia nel segno del rap
Credits: Southside Records

Southside Records è una realtà di cui a Palermo, sua città natale, si sta parlando sempre e meritatamente di più: è nel capoluogo siciliano che ha sede il collettivo e l’etichetta composta da rapper e producer. Un’idea che nasce da tre giovani, amici prima di tutto, guidati dalla passione per questo genere musicale e in generale per la cultura hip hop, tutti e tre con il sogno di riscrivere le pagine della storia della città, e in generale della Sicilia, facendo emergere i talenti più puri di questo territorio. I tre fondatori di Southside Records sono Ferdinando Rizzuto, Sebastiano Purpura e Mauro Padovano. Gli artisti che compongono il gruppo e l’etichetta, dando una vera identità al progetto, iniziando dai rapper, sono: Don Pietro (nelle prossime settimane uscirà con una produzione di 2ndRoof), La Flèche, Ohdio, 3tr3, Ren, Argento Vivo e Kimba; mentre i producer: Achille G, wherestheplug e Wave Off.

Achille G, per esempio, la scorsa estate, ha messo la firma su un pezzo importante per la sua carriera: si tratta di “Una notte”, un singolo che vede la partecipazione di VillaBanks e Baby K. Southside Records è per l’appunto un collettivo, ma anche un’etichetta discografica a tutti gli effetti che vede luce nel 2021. Quindi si tratta di un progetto più ampio, che vuole strutturarsi sempre di più, diventando un punto di riferimento e accendendo dei riflettori: “Abbiamo una visione e un obiettivo concreto, ovvero quello di portare in primis il capoluogo siciliano e in generale la Sicilia sulla mappa della scena rap italiana, facendo emergere tutti quei ragazzi che spesso hanno poche occasioni per mostrarsi e farsi conoscere”, spiegano i fondatori. La forza degli artisti coinvolti risiede senz’altro nella loro forte appartenenza alla realtà in cui si muovono, alle strade di Palermo in cui sono cresciuti.

“Rappresentare” il proprio mondo è un valore, oltre che una volontà, che li accomuna tutti. “Sono capaci di offrire una loro visione con slancio poetico e con uno storytelling di impatto, dando spesso una rappresentazione senza filtri dei luoghi da cui provengono – proseguono i tre fondatori - la stampa locale, regionale, ma anche alcuni importanti magazine di settore molto rilevanti sul territorio nazionale, mostrano da un po’ di tempo un certo interesse verso gli artisti di Southside. E questo non può che essere un elemento di gratificazione per il nostro lavoro. Il 2023, si è concluso con traguardi importanti per i nostri rapper e producer: diverse le collaborazioni con nomi della scena rap nazionale e sono arrivate anche le prime certificazioni”.

Si discute spesso del milano-centrismo della musica e della scarsa possibilità per molti giovani, lontani dalla città meneghina o dal nord Italia, di farsi notare e svettare nell’industria. Southside Records, in questo, è un esempio perché, legatissima alle proprie radici, si pone come un trampolino di lancio. “Per noi tutti questo non è solo un progetto, ma una visione che nasce da un piano preciso, quello di permettere a chi sta ‘giù’, più o meno metaforicamente, di mettere le ali e salire – concludono - e per noi non ci sono piani B o C. Nessuna alternativa. Southside Records vuole che questo non sia il sogno solo di un gruppo di ragazzi e ragazze, artisti, producer, videomaker, figure di tipo amministrativo e comunicatori, ma il sogno di una città unita, di un'isola che non deve essere isola-ta. Vogliamo che gli artisti di questa Regione e città abbiano lo spazio che meritano. Noi  vogliamo aiutarli e seguirli sotto ogni profilo. Citando uno dei nostri rapper ‘siamo la voce di chi non parla’”. 

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