Rockol30

Emis Killa: “Censurare il rap non sarà mai la soluzione”

Il rapper presenta “EM15”, il grande show per i 15 anni di carriera in programma il 2 settembre.
Emis Killa: “Censurare il rap non sarà mai la soluzione”

Più che del rap sono figlio della cultura hip hop: per questo motivo all’evento ci sarà musica, ma anche un secondo palco con un contest di freestyle e un’intera parte dedicata al writing”. “EM15”, lo speciale show con cui Emis Killa festeggerà i suoi 15 anni di carriera, è in programma il 2 settembre a Fiera Milano Live: sarà la chiusura di un cerchio, la celebrazione di un mondo e anche l’inizio di qualche cosa di nuovo.

Fame di mainstream

“In qualche modo sarà il concerto che terminerà una stagione di live straordinaria per il rap, un genere sempre più amato, ma anche non compreso da una parte del Paese per il suo linguaggio a volte crudo. Di certo la soluzione non sarà mai la censura…”, dice apertamente Emis Killa, il cui nuovo manager è Gaetano Puglisi, già al lavoro con Eros Ramazzotti, a dimostrazione di come l’artista voglia sì rimarcare le sue radici, ma allo stesso tempo aprire le ali su un panorama più mainstream. “Non mi voglio sputtanare, ma di certo in un futuro voglio aprirmi di più. Il Festival di Sanremo? Carlo Conti mi è simpatico”, taglia corto con una battuta Emis, che il 2 settembre sarà accompagnato da una lunga serie di ospiti: Sfera Ebbasta, Rhove, Neima Ezza, Massimo Pericolo, Paky, Jake La Furia, Kid Yugi e J-Ax, Salmo, Lazza e Geolier. Emis KIlla ha voluto presentare l’appuntamento a Vimercate, un luogo simbolo per il suo percorso. “Ho iniziato a fare musica nel 2005-2006 proprio a Vimercate – ricorda – il rap è diventato grande negli ultimi anni, qui eravamo in tre a farlo. Ogni angolo di questa cittadina per me significa un ricordo, ci sono stati degli anni in cui ho abitato a Milano però poi quando tornavo a trovare mia madre e i miei amici sentivo aria di casa e quindi sono tornato a stare qui”.

“Parole di ghiaccio” per Nina Zilli

In un dialogo con Ensi a cui sono seguite le domande della stampa, Emis ha ricordato i suoi primi passi: “Ho iniziato a fare freestyle, il mio padre artistico era proprio Ensi: il primo grande traguardo fu la coppa di campione al Tecniche Perfette, che io ho sempre definito come ‘la moto Gp’ del freestyle – prosegue Emis – all’inizio non avevo l’ambizione di scrivere dischi. Poi ci fu la svolta con ‘Erba cattiva’ nel 2012, il disco che contiene ‘Parole di ghiaccio’, una canzone diventata hit che in un primo momento scrissi per Nina Zilli, ma che poi tenni io. Ricordo questa scena: io su un van con Marco Mengoni e Giorgia, dovevamo andare a un evento per Mtv. Scendemmo e ci fu un boato. La gente era felice di vedere anche me, ma io non lo avrei mai pensato, credevo fossero tutti lì per vedere Marco e Giorgia, fu bellissimo”. Quello di Emis è sempre stato un rap particolare, a cavallo tra le generazioni, graffiante, ma anche capace di virate verso il pop, soprattutto all’inizio. “I miei punti di riferimento sono stati Bassi Maestro, Fabri Fibra e i Club Dogo, in particolare quelli di ‘Mi fist’ – aggiunge Emis – Gué una volta mi disse: ‘sei la fusione tra l’irriverenza di Fibra e quello che abbiamo fatto noi Dogo’. Tutti, compreso me, hanno cercato una propria identità. Oggi invece la musica mi sembra che si assomigli un po’ tutta”. 

Fedez

Tra gli ospiti del 2 settembre, per il momento, non figura Fedez con cui Emis Killa ha realizzato uno dei tormentoni dell’estate: “Sexy Shop”. “Ma perché forse ha un impegno, deve ancora farci sapere se riuscirà a esserci, tutto qui – sottolinea Emis – con Fedez siamo amici, anni fa per un singolo come ‘Sexy Shop’ mi sarei fatto molte più paranoie. Ora invece no. Non devo più dimostrare di saper rappare, posso anche aprirmi ad altro. In carriera dopo un primo successo iniziale più pop, anche grazie alla tv, sono tornato al rap perché volevo costruirmi una credibilità nell’ambiente. Ora ricomincio a fare pezzi più aperti, è una sorta di testa-coda. Forse avrei potuto tirare dritto per la mia strada e non farmi fisime già ai tempi. Come ho detto, voglio crescere di più nel mainstream in futuro, senza snaturarmi”. Il singolo “Sexy Shop”, di certo, a livello comunicativo, non è stato aiutato dalle risse o presunte tali in cui è rimasto coinvolto Fedez. “Non sono responsabile di quello che fa, certamente ho pensato ‘ma proprio ora doveva finire in mezzo a tutto questo…?’, ma per il resto sono contento di come stia andando la canzone”, dice.

San Siro? No, grazie

“La volontà è quella di fare un grande concerto il 2 settembre – ammette – dopo il Forum di Milano c’era bisogno di alzare l’asticella, ma San Siro, al momento, non me lo accollo. È troppo rischioso. Ad alcuni è andato bene, ad altri è andato male. Preferisco una location capace di ospitare grandi numeri, ma senza l’ansia del doverla riempire a tutti i costi, come uno stadio. Mi piacerebbe avere almeno quindici ospiti. Ma oggi lavorare con il rap non è facile. Parli direttamente con un artista e ti dice: ‘ci sono, ma passa da…’. E si entra in un loop di mille chiamate. È normale, sia chiaro, ma da quando sono arrivati i soldi in questo mondo tante dinamiche, anche tra amici e ‘fratelli’, sono cambiate. Guardo con un po’ di nostalgia agli inizi quando bastava l’amore per la cultura hip hop a unire tutti”.

E proprio dall’amore per questa cultura nasce la significativa impostazione dello show. “Ci saranno due palchi – anticipa – uno dedicato al freestyle con un contest il cui giudice sarà Ensi e un’area dedicata ai writer. Sarà un grande tributo alle varie discipline dell’hip hop, un modo per farle conoscere e amare anche alle nuove generazioni. Io, sul palco, non avrò un album nuovo da proporre, sarà un viaggio dentro la mia carriera. Gli ospiti si esibiranno con me, ma anche da soli con i loro pezzi più forti. Non avrò band, nonostante ami gli strumenti, ma il dj, proprio perché voglio mettere in scena una performance puramente rap”.

Testi violenti e censura

Se da una parte c’è un Paese che abbraccia il rap, come dimostrano i concerti sempre più partecipati, dall’altra ce n’è una fetta che non lo comprende, o nel peggiore dei casi lo reprime. Lo scorso inverno a Emis Killa è stato impedito, per esempio, di suonare a Ladispoli perché alcuni dei suoi testi sono stati ritenuti “diseducativi”. Da qui una riflessione su rap e censura. “Un tempo, quando mi attaccavano per i testi, la prendevo sul personale – conclude – oggi non è più così. Non mi piace che la politica non si interroghi da dove arrivano certi racconti legati al disagio giovanile. Si preferisce puntare il dito, dando la colpa alle nuove generazioni. Certo, alcuni ragazzi sbagliano, ma perché lo fanno? Perché Baby Gang canta determinate cose? Perché io canto determinate cose? Questi sono i quesiti da cui si dovrebbe partire. I giovani vanno aiutati, incoraggiati, bisogna dare loro delle opportunità dove queste non ci sono. Mettere alla gogna gli artisti, censurarli, non potrà mai essere la soluzione. I ragazzi sono il futuro. Investire su di loro vuol dire investire sul futuro. E comunque il rap, come linguaggio d’espressione, non si può fermare. Tentare di bloccarlo genererà situazioni ancora più difficili. Mio padre diceva: ‘più pressi una molla, più questa salta’”.

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.