Lo Stato Sociale addio?

Alla fine di un anno difficile, quello che è seguito alla prematura morte del produttore, fondatore e amico Matteo “Costa” Romagnoli, fondatore della Garrincha Dischi (Leggi qui) avvenuta nello scorso giugno, Lo Stato Sociale ha annunciato a sorpresa durante il concerto di ieri sera a Padova nell’ambito dello Sherwood Festival di volersi fermare, di ritirarsi dalle scene sino a data da destinarsi.
Alberto “Bebo” Guidetti in un’intervista alla Rai ha specificato: “E’ necessario smettere di correre. Ritorneremo quando saremo contenti di farlo, di riprendere a fare discografia, a stare insieme, ad andare sul palco e a riprenderci la gioia. Non presto, sicuramente.”
Ad anticipare quanto annunciato ieri sera lo scorso settembre la band in un post su Instagram dopo la scomparsa di Matteo scriveva:
Nel 2023 questa band ha cambiato per sempre la sua forma, da sei siamo diventati cinque senza volerlo e senza poterlo evitare. Ora abbiamo bisogno di tempo – tanto o poco, non lo sappiamo - per guardarci dentro negli occhi e capire cosa fare da grandi. Prima di prenderci questo tempo per noi vorremo salutarvi tutti e per farlo abbiamo pensato ad un ultimo concerto, in un posto del cuore: a Sherwood Festival, dove siamo sempre stati a casa e dove torneremo ogni volta a fare la festa di cui abbiamo bisogno.
La band di Lodo Guenzi e soci, nata nel 2009, ha un’attività artistica di 15 anni con 6 dischi all’attivo, due partecipazioni al Festival di Sanremo (uno con l’ormai mitica “Una vita in vacanza” secondo posto nel 2018) e anche due romanzi a firma del gruppo: “Il movimento è fermo” (2016) e “Sesso droga e lavorare” (2019).
Lo scorso 23 e 24 febbraio, al TPO di Bologna lo Stato Sociale si era esibito in occasione di Impubblicabile, la festa di compleanno di Matteo Romagnoli. Contemporaneamente hanno pubblicato un vinile 7” a nome Lo Stato Sociale e Matteo Costa dal titolo “Sotto un milione di nuvole”, con due brani inediti.