St Vincent è una grande chitarrista, dice Mike Kerr (Royal Blood)

Il frontman dei Royal Blood Mike Kerr è stato chiamato ad indicare per la testata Guitar World i chitarristi che hanno maggiormente influenzato il suo suono. L'unica musicista donna inclusa nella Top Ten compilata dal musicista britannico, che vede al primo posto Jimmy Page dei Led Zeppelin, è St. Vincent.
Così Kerr motiva la sua scelta: “Direi che ora St. Vincent è senza dubbio uno dei migliori chitarristi al mondo. Penso che abbia delle caratteristiche di Jeff Buckley, lei ha una vasta conoscenza della teoria musicale ma riesce a inserirla nella scrittura dei riff e nelle canzoni in modi molto sottili e raffinati. Lei deve essere inclusa come una delle più grandi influenze moderne sul mio modo di suonare proprio per la sua brillante creatività".
La 41enne St. Vincent ha iniziato a suonare la chitarra in giovane età esplorando nel corso degli anni differenti sonorità influenzata da Marc Ribot e dagli Steely Dan. Nel 2014 ad Ann Powers di NPR spiegò: “In un certo senso mi sento molto riverente nei confronti della chitarra. Mi piace davvero molto. Ma non mi interessa nemmeno che sia una chitarra o che suoni come una chitarra”.
Sufjan Stevens, che tempo fa andò in tour con St. Vincent, in una intervista rilasciata al New Yorker nel 2017 disse: “A quel tempo, c’erano una dozzina di musicisti in tour nella mia band, e c’era sempre un momento nel set in cui potevano ‘fare un assolo’. Tutti gli uomini di solito suonavano un sacco di note molto velocemente. Ma quando arrivava il turno di Annie, si rifiutava di fare l’ovvia cosa masturbatoria da maschio bianco alla chitarra. Lei suonava i suoi effetti con i pedali. Emetteva suoni davvero strani. Era come se il mostro di Loch Ness partorisse all’interno di un silo”.
St. Vincent lo scorso aprile ha pubblicato il suo ultimo album, “All Born Screaming” (leggi qui la recensione). Nella giornata di oggi è stato annunciato il suo unico concerto italiano dell'anno il prossimo 22 ottobre al Fabrique di Milano.