Rockol30

Nickelback live a Bologna, una corsa ad acceleratore pigiato

La band canadese arriva in Italia in occasione del tour di “Get rollin’”: il racconto
Nickelback live a Bologna, una corsa ad acceleratore pigiato

“Hate to Love: Nickelback”: così i Nickelback hanno scelto di battezzare il documentario sulla loro storia che, presentato lo scorso anno in anteprima al Toronto International Film Festival, vede la formazione canadese guardarsi indietro, raccogliere le esperienze di una vita, puntare l’orizzonte e raccontare la propria storia sul grande schermo. Fin dal titolo il gruppo capitanato da Chad Kroeger gioca con la nomea che si è guadagnato di “band più amata e odiata di sempre”, per motivi ancora oggi inspiegabili, che forse vanno oltre il suo successo e il suo livello sorprendente di popolarità, che a partire dal suo terzo album “Silver side up” del 2001, il disco della hit “How you remind me”, ha raccolto fan e seguaci, oltre che a qualche hater. Mentre è difficile trovare il motivo per cui sembra così scontato per alcuni denigrarli, è facile capire la passione che lega il pubblico verso i Nickelback durante il loro concerto del 2 giugno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna.

Alla fine del 2022, a distanza di cinque anni da “Feed the machine”, e dopo una pandemia, con un conseguente stop forzato delle attività dal vivo, il gruppo originario di Hanna, in Alberta, è tornato con un nuovo album in studio, “Get rollin'” (qui la nostra recensione) e ha riportato la sua musica sui palchi. Ora, i Nickelback fanno ritorno in concerto anche in Italia, a distanza di sei anni dal loro ultimo passaggio tricolore.

In una domenica di inizio giugno dal meteo indefinibile, in attesa di Kroeger e soci, l’atmosfera del palazzetto bolognese si scalda con l’indie pop divertente e divertito dei britannici Lottery Winners, arrivati all’attenzione della formazione canadese - come ricordato anche sul palco dal frontman - grazie a un video su TikTok della loro versione “sea shanty” di “Rockstar”. Il momento dei Nickelback arriva poi puntuale alle 20.45, e l’inizio del concerto è scandito dal rombo del furgoncino con a bordo i componenti della band che appare in video. Il chitarrista e cantante Chad Kroeger, il chitarrista, tastierista e corista Ryan Peake, il bassista Mike Kroeger e il batterista Daniel Adair fanno quindi il loro ingresso sul palco. Scariche di batteria e incisivi di chitarra e basso sono il vero segnale che il pubblico stava aspettando per irrompere in un boato e accogliere così la band. Si parte dall’ultimo album con il singolo “San Quentin”, la giusta carica elettrica per dare il via alle danza.

Lo show che i Nickelback portano in scena all’Unipol Arena è uno spettacolo decisamente rodato, che il gruppo sta portando in giro da circa un anno e che anche con i fan italiani funziona. La sicurezza dei quattro musicisti sul palco cancella le poche imperfezioni che si potrebbero percepire nel corso della serata, mentre la partecipazione del pubblico è in linea con le interazioni della band verso parterre e tribune del palazzetto affollati. Ci sono le battute di Chad Kroeger con gli altri membri della band, i festeggiamenti sul palco per il compleanno del road manager Bradley Kind e le canzoni. Dalla prima traccia in scaletta, passando per "Savin' Me”, “Far Away”, “Animals” e “Someday” i Nickelback fanno un viaggio dentro la loro discografia, attingendo a piene mani dai loro lavori e regalando anche le canzoni più amate. Non mancano poi all’appello, tra le altre, “When we stand together” e “Photograph” in acustico, così come la cover di “Don’t look back in anger” degli Oasis qui con i Lottery Winners. Immancabili anche “Rockstar”, eseguita quasi da copione con la partecipazione di due fan sul palco, e “How you remind me”, che trasformano il palazzetto in una grande sala karaoke.

Il concerto dei Nickelback all’Unipol Arena è così una corsa ad acceleratore pigiato, come quella del furgone che appare ogni tanto in video, con le coordinate ben stabilite che non consentono sbandamenti o cambi di rotta improvvisi. Per un'ora e quarantacinque minuti circa di musica, Kroeger e soci vanno dritti senza far calare l'energia e offrono una serata in linea con il loro nome, congedandosi con "Gotta be somebody" e "Burn it to the ground".

Walk (registrata) - di Pantera
San Quentin
Savin' Me
Far Away
Animals
Someday
Worthy to Say
Figured You Out
When We Stand Together
This Afternoon
Hero - Cover di Chad Kroeger feat. Josey Scott
Don't Look Back in Anger - Cover di Oasis (con i Lottery Winners)
Photograph
Rockstar
Those Days
How You Remind Me

BIS

Gotta Be Somebody
Burn It to the Ground

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.