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The Kolors: "Daniele Silvestri ci ha dato la benedizione"

La band è in gara al Festival con "Un ragazzo una ragazza", che cita "Salirò": la videointervista
The Kolors: "Daniele Silvestri ci ha dato la benedizione"

A distanza di sei anni dalla partecipazione a Sanremo con il brano "Frida (mai, mai, mai)", i The Kolors tornano in gara al Festival con la canzone "Un ragazzo una ragazza". Ospiti della Rockol Lounge, presso la sede del Club Tenco, in occasione della settantaquattresima edizione di Sanremo, Stash e soci raccontano com’è nato il loro nuovo brano sanremese, della cosa più assurda successa durante il Festival e della loro prima data al Forum di Assago il 3 aprile. Nel corso della chiacchierata la band promette poi: "Non sappiamo ancora il momento giusto dell'anno, ma quest'anno mi sento di dire di sì: quest'anno quasi sicuramente ci sarà un album nuovo".

Rockol : Come sono andate queste prime serate al Festival di Sanremo ?
The Kolors : Direi molto bene. Riassunto: super ottimo. Ci siamo divertiti molto. Siamo riusciti a comunicare, tramite il nostro suono, a tutta Italia, perché siamo andati bene anche a livello di ascolti. E per noi è già un grande traguardo, una grande vittoria.

Rockol: Ci raccontate la genesi della vostra canzone in gara “Un ragazzo una ragazza”?
Stash: Stazione centrale di Milano, eravamo su un treno e abbiamo praticamente fotografato con i nostri occhi una scena che ci ha distratti dai nostri discorsi super tecnici, perché andavamo verso Roma a lavorare. E vediamo questo ragazzo che tentava un approccio. Ci siamo fermati, perché volevamo sapere come andava a finire poi, viste tutte le difficoltà che un ragazzo può avere in questo momento storico, in cui spesso il primo contatto, il primo approccio è virtuale, online, un commento, un like - un like alla storia è già una dichiarazione d'amore. Vedere la parte offline, ci ha dato l'ispirazione per prendere la direzione del testo, che poi ha scritto soprattutto Davide Petrella, che è un nostro fratello. Abbiamo unito i nostri due mondi sempre di più in questi ultimi anni, ed è venuta fuori una canzone che vuole essere sincera e divertente.

Rockol: Questo brano l’avevate proposto anche l’anno scorso ad Amadeus, e non era stato scelto. Cosa è successo?
Stash: C’è un po' di confusione su questo aspetto. In realtà non era stato presentato il brano: avevamo mandato più cose, più idee, ad Amadeus, perché consideriamo il Sanremo di questi ultimi anni la Champions League del pop italiano. Tra queste cose c'era anche un embrione, pochi secondi, l'inizio del ritornello che fa: “Un ragazzo incontra una ragazza”. Che era la prima strofa che abbiamo scritto, che poi è diventata il ritornello, e quella cosa è stata poi tenuta nel cassetto. Fortunatamente, mi sento di dire, perché nel frattempo abbiamo poi tirato fuori “Italo disco”, che ha predisposto sicuramente un playground favorevole per noi. “Italo disco” ha fatto capire chiaramente quello che vogliamo fare, e speriamo “Un ragazzo una ragazza” lo confermi.

Rockol: Ci raccontate i riferimenti musicali di questo brano?
Stash: Sicuramente c'è un suono di chitarra di Prince, nella strofa della canzone. C’è stata proprio una ricerca super dettagliata, maniacale quasi: volevo avere il suono di chitarra di “Kiss” di Prince, ma che strizzasse l'occhio un po' al mondo INXS in generale. La bassline rimane vicina al mondo dell'urban funk, tra cui come genere anche “Italo disco”.
Forse per le top line, inconsapevolmente, o forse consapevolmente dal punto di vista del subconscio, è venuta fuori una cosa che ricordava un po' "Salirò" di Silvestri, e per noi era una gran bella reference: l'abbiamo anche fatta sentire a Daniele Silvestri. Adesso non ricordo bene le parole che ha detto, però è stato super positivo, perché il nostro manager lavora con lui da vent'anni. Ci ha dato la benedizione, diciamo. Come mondo sonoro, cerchiamo di avere quante più sfumature della nostra paletta di suoni per rimanere in tema The Kolors, e confermare un’identità anche sonora, perché siamo una band e vogliamo fare quella roba.

Rockol: La cosa più assurda che vi è successa qui a Sanremo?
Stash: Non vale vedere persone dormire fuori dall'hotel, questa cosa qui non è assurda, ormai è diventata la normalità.
Dario Iaculli: Io direi la cena. Che siamo dovuti andar via prima.
Stash: Ah sì, eravamo a Villa Nobel, a una festa di tante radio. Io ero fuori a fumare una sigaretta con Ghali e Gazzelle. E all'improvviso, vediamo la polizia arrivare: “Dovete uscire tutti in cinque minuti”. Io ho pensato subito: ”Ok, Fantasanremo sicuramente, qualcuno si sarà inventato qualcosa”. Però ho visto troppo coinvolta la polizia di Stato. Quindi ho pensato: “Va bene la scena, però non è che si mettono dodici volanti a fare questa cosa”. Effettivamente era un vero allarme bomba.

Rockol: La canzone della storia di Sanremo alla quale siete particolarmente affezionati?
Stash: In questo periodo direi “Salirò”, ma avendola già citata mi sento di dire “Nel blu dipinto di blu” perché è la perfezione. È proprio la perfezione in termini di metrica, melodia, armonia. Tutto perfetto. E poi l’interpretazione di Domenico Modugno era qualcosa di spaziale.

Rockol: Ad aprile avete un appuntamento importante.
Stash:  Io lo paragono un po' alle pietre miliari del percorso, quei punti che vuoi o non vuoi segnano il pre e il post nel percorso di una vita, non solo artistico. E per noi il Forum di Assago, il 3 aprile, sono sicuro che sarà proprio un qualcosa che creerà quel pre e post.  Quella struttura è un po' un tempio, perché ci vai a vedere concerti di un certo livello. Io l'ultimo che ho visto l’ è stato quello di Roger Waters. Quindi, non che voglia minimamente paragonarci a lui, però per far capire l'importanza che il Forum ha nella mia vita e in generale.

Rockol: Ci saranno altre novità, un album magari?
Stash: Quest'anno... Non sappiamo ancora il momento giusto dell'anno, ma quest'anno mi sento di dire di sì. Non proprio con la certezza al 100%, perché non si può mai sapere, però mi sento di dire che quest'anno quasi sicuramente ci sarà un album nuovo.

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