Rose Villain a Sanremo 2024: “Quest’anno vincerà una donna”
                                                    Dalle ombre di “Radio Gotham”, il suo album d’esordio, ai fiori che sbocciano di “Radio Sakura”, la sua seconda fatica discografica in uscita l’8 marzo. Ma prima Rose Villain, come fosse BatGirl, planerà sull’Ariston e con “Click Boom!” racconterà l’amore come fosse un proiettile: “Il tema è centrale e particolare – racconta Rose, avvolta in una sorta di kimono bianco – spiego come anche le relazioni solide possano far male. Io, per esempio, sono legata al mio compagno, poi diventato mio marito, da nove anni, ci amiamo da morire, ma inevitabilmente ci possono anche essere delle cose che non funzionano”. La canzone che presenterà in gara è prodotta da Sixpm, produttore e suo marito, e scritta dalla stessa artista con Davide Petrella. Al centro uno di quegli amori che fanno una luce così forte da portare per forza con sé delle zone d’ombra: la diffidenza, l’annullamento di sé, la paura di soffrire, il timore di far stare male.
Un amore imperfetto
“Per me è importante far capire che l’amore non è perfetto, io non sono in una relazione tossica, ma ci può essere un po’ di tossicità in ogni rapporto – sottolinea Rose – il pezzo, dal punto di vista della struttura, ha sia una parte più profonda e sia un’altra più aggressiva. Aver lavorato sul brano con mio marito è stato meraviglioso, ma il rapporto in studio tra noi è diverso dal quotidiano. Io sono dura con lui e lui lo è con me: pretendiamo rispettivamente, il massimo”. La parte quasi taoistica per cui "in ogni relazione, anche quelle non tossiche, c’è un goccio di tossicità” potrebbe non essere compresa o addirittura essere fraintesa. “Io sono femminista, ma questo non vuol dire che non ci debba essere spazio per una donna non perfetta”, ribatte la cantante in modo non del tutto esplicativo ad alcune domande della stampa. Una cosa è certa: anche quest’anno meno di un terzo del cast sanremese è formato da donne.
Sanremo e le donne
“Sanremo è un’opportunità per portare la propria musica sotto i riflettori – prosegue – c’è tanto urban in questa edizione perché oggi è questo il genere più vicino alle nuove generazioni e allo stesso tempo capace di comunicare alle giovani e ai giovani. Ma è anche vero che le donne sono poche. Poche, ma agguerrite e fortissime. Io sono convinta che vincerà una donna. Però credo anche che i colleghi uomini abbiano canzoni bellissime, sarà un podio misto. Quello che conta, per me, è che vincano pezzi significativi. In America ci sono donne incredibili come Beyoncé, Cardi B e Nicki Minaj. Anche in Italia il pop femminile sta cambiando, è sempre più sicuro di sé. Io sono certa che anche qui da noi le donne saranno sempre più protagoniste”.
E su quelle in gara con lei? “Beh, io amo Fiorella Mannoia e Loredana Bertè: di Loredana sono proprio super fan. Non si vede? (si tocca i capelli celesti, colore uguale a quello della Berté, ndr)”. Nella serata cover, si vocifera, sarà affiancata dall’attore Claudio Santamaria. “Non posso dire nulla – conclude con il sorriso – ma sarà qualche cosa di significativo. Rispetto a quando ho realizzato il primo album ‘Radio Gotham’ sento di essere stata maggiormente compresa, di essere stata capita dal pubblico. Mi sento sbocciata come un fiore. Per questo ho chiamato il mio nuovo album ‘Radio Sakura’, che è una sorta di continuazione del primo capitolo, ma con una nuova visione”.