Auguri Keith: altri 80 anni. Firmato Jimmy Page

Jimmy Page, il chitarrista dei Led Zeppelin ha ricordato, in un intervista a Uncut, il suo primo incontro con i Rolling Stones: "Le nostre strade si sono incrociate per la prima volta alla prima edizione del “American Folk Blues Festival” a Manchester”, era il 21 ottobre 1962, ed è lì che ho incontrato Keith e Mick per la prima volta. Loro erano lì e c’ero anche io e sono sicuro che si ricordano di avermi incontrato. In quell’occasione dopo i live - ha proseguito Jimmy Page - ci fu un raduno di persone a casa di un collezionista di dischi, il che fu un piacere perché mise su l'album di Howlin' Wolf, quello con la sedia a dondolo in copertina [l’omonimo disco “Howlin' Wolf” del 1962], che conteneva cose come “Down In The Bottom”, “Going Down Slow”, “You'll Be Mine”. Nessuno di noi aveva ancora ascoltato quell'album."
Page ha proseguito l’intervista ricordando la prima volta che ha suonato con il chitarrista degli Stones: “La prima volta che ho suonato davvero con Keith è stato quando eravamo nelle stesse sessioni di registrazione dell’album di Chris Farlowe che Mick stava producendo; era davvero bello” (si tratta del disco “The Art of Chris Farlowe” pubblicato nel 1966, prodotto da Jagger con Andrew Loog Oldham). “In quell’occasione suonai in acustico - prosegue Page - Io e Keith eravamo seduti uno accanto all'altro e andavamo molto d'accordo perché c'era un grande rispetto reciproco. Potevi vedere che era davvero disciplinato in studio, perché è stata una sessione di oltre tre ore, dove si faceva il più possibile. E lui era sempre “sul pezzo” fino in fondo.”
Page ha concluso l'intervista riflettendo sull'abilità musicale di Richards: "Il bello di Keith è che il suo tempismo e la sua capacità d’interpretare il momento sono davvero buoni e ha l'immaginazione per riuscire a costruire questi meravigliosi riff, che praticamente sono la forza trainante dietro i dischi degli Stones. Non solo, ha una grande attenzione verso l'esecuzione acustica sulla 12 corde, come quando suona “Angie” e cose del genere. Quindi è estremamente versatile. E super creativo. Se hai qualcuno che continua a inventare riff davvero buoni decennio dopo decennio, è uno piuttosto serio. E da rispettare.”
Jimmy Page ha poi concluso con gli auguri di lunga vita… a entrambi: “Ci ha regalato decenni di musica meravigliosa e creativa con un atteggiamento e un carattere che solo Keith Richards potrebbe avere. Speriamo che viva per altri 80 anni. Chissà, potrei riuscire a suonare di nuovo con lui tra altri 50!”