Green Day: "Ci vuole molto cuore per scrivere canzoni politiche”

Quasi quattro anni dopo “Father of all motherfuckers”, i Green Day sono pronti a tornare con un nuovo album in studio, intitolato “Saviors” e in uscita il prossimo 19 gennaio. Tra canzoni che non tradiscono il marchio di fabbrica del trio californiano e brani in cui l’attenzione della band si concentra sul presente, il nuovo disco offre ancora una volta il punto di vista di Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool su ciò che sta intorno. Il pensiero dei Green Day emerge da “Saviors” attraverso tracce come - per esempio - il singolo “The American Dream is killing me”, che a distanza di vent’anni dal successo di “American Idiot” vede il gruppo discutere ancora dell’ipocrisia del “sogno americano”. “L’idea del sogno americano, fatto di un buon lavoro, una famiglia e persone felici, non esiste se ci sono persone senza una casa, che non riescono ad arrivare a fine mese”, aveva raccontato il frontman della band presentando il nuovo album alla stampa a Milano dopo l’ascolto in anteprima. In una nuova intervista per l’emittente radiofonica canadese "102.1 the Edge”, Billie Joe, Mike e Tré hanno parlato del primo brano estratto da “Saviors” e di come hanno deciso di tornare a trattare temi sociali e politici dopo essersi trattenuti in “Father of all motherfuckers”.
“Per ‘Father of all motherfuckers’, non volevamo parlare di politica, perché era qualcosa di ovvio, era un argomento a portata di mano per via della terribile situazione politica e di una certa tendenza divisiva negli Stati Uniti”, ha spiegato Billie Joe Armstrong nella recente chiacchierata. Ripensando alla direzione intrapresa dai Green Day dopo “American Idiot” del 2004, il frontman ha aggiunto: “Ci siamo allontanati dalla politica per un po'. Semplicemente perché non volevamo essere l’ennesimo opinionista sulla CNN che punta il dito”.
Billie Joe ha quindi spiegato che, affinché la musica di carattere politico funzioni, le canzoni devono arrivare dagli impulsi giusti. “Ci vuole molto cuore per scrivere canzoni politiche”, ha affermato il frontman dei Green Day: “Se si continua a farle per il gusto di farlo, solo perché si è arrabbiati, allora non ci si sta mettendo il cuore e si diventa parte di ciò di cui tutti si lamentano”. Sottolineando che ora la band si sente nelle condizioni giuste per presentare un certo tipo di brani, Armstrong ha poi detto: “Questa volta ci abbiamo messo il cuore e abbiamo pensato che fosse il momento perfetto per farlo. Ci vogliono quei momenti speciali e ispirati per avere un pezzo come ‘The American Dream is killing me’”.
Anticipato dai singoli "The American Dream is killing me" e “Look ma, no brains!”, il nuovo e quattordicesimo album dei Green Day “Saviors” è stato presentato dalla band con una serie di show in piccoli locali, tra cui i Magazzini Generali di Milano, in attesa del tour che il 16 giugno 2024 li vedrà tornare a esibirsi sul palco dei milanesi I-Days, due anni dopo il passaggio all’edizione 2022.