Tony Hadley e Faso cantano per beneficenza

Tony Hadley in questi giorni è in tour in Italia, dopo essersi esibito ieri sera a Ostia, sarà nei prossimi giorni a Verona, Bergamo, Castiglione Del Lago, Cattolica, Treviso, Campitello Matese. Il cantante britannico ha sposato un progetto musicale reso possibile dall’Associazione Bianca Garavaglia, con la partecipazione di Faso degli Elio e Le Storie Tese, Stefano Signoroni, Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri.
Si tratta del brano “I Was Only Sixteen”, una ballata scritta dai pazienti adolescenti del Progetto Giovani dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, in cui raccontano il loro percorso di malattia, e che Tony Hadley ha interpretato. Il brano da oggi ha anche un video visibile scritto, diretto e montato da Bianca Pizzimenti.
Il video, che ha come protagonisti i ragazzi del Progetto Giovani, con Faso e Tony Hadley, descrive lo spirito e la forza delle ragazze e dei ragazzi, tramite i loro ritratti. L’estetica del video ruota attorno alla proiezione di vecchi video e ricordi dei pazienti sui loro volti, a simboleggiare la loro forza e il potere trasformativo della speranza. I vecchi video diventano la tela su cui si dipanano le loro storie, trasformando i loro volti in arazzi viventi di ricordi. Queste scene si fondono con le immagini del loro presente, della realizzazione in studio del brano.
“Ho accettato immediatamente la proposta. Le parole di questi ragazzi – dichiara Tony Hadley – mi hanno colpito nel profondo. Questo progetto è davvero unico”. Il testo della canzone deriva dal progetto “Tratto da una storia vera”, il podcast realizzato dai ragazzi nel 2021, con il coordinamento di Gianfelice Facchetti, disponibile a questo link.
L’Associazione Bianca Garavaglia, dal 1987 sostiene l’attività clinica e la ricerca del reparto. Tutto il ricavato dei download della canzone dalle piattaforme musicali digitali sarà devoluto in favore di ABG e del Progetto Giovani. Il Progetto Giovani è parte integrante della Pediatria Oncologica dell'INT. Dedicato ai pazienti adolescenti malati di tumore, ha due obiettivi: uno clinico e uno indirizzato alla cura globale della vita dei ragazzi. La musica, insieme ad altre forme creative e artistiche (fotografia, moda, video, scrittura), ha un ruolo fondamentale nel percorso di cura dei ragazzi, offrendo loro occasioni di condivisione e di leggerezza, ma soprattutto strumenti innovativi per raccontare le loro storie e tirar fuori paure e speranze.
“Questa canzone vuole essere soprattutto un inno alla vita - dice il dottor Andrea Ferrari, ideatore del Progetto Giovani – Raccontare le storie dei nostri ragazzi è però anche fondamentale per portare all’attenzione gli aspetti più complessi della cura dei ragazzi con tumore, come la necessità di centri e programmi dedicati per migliorare le loro probabilità di cura”.