Il disco del giorno: Carlo Galante, "Yeliel"

Carlo Galante, "Yeliel" (Cd Scatola Sonora SCC 010)
In questi giorni di festa abbondano nelle vetrine dei negozi e sulle riviste le immagini degli angeli, e sebbene il sottoscritto non appartenga al gruppo di quelli che sono convinti dell’esistenza di queste presenze soprannaturali mi par giusto consigliare a chi ci crede un disco di musica nuova dedicato proprio a uno degli angeli custodi di coloro che, come il compositore Carlo Galante, sono nati sotto il segno dell’Ariete.
Galante è uno tra i maggiori rappresentanti del postmoderno in musica e appartiene a quella generazione di compositori che negli anni ’80 si ribellarono ai diktat dei compositori d’avanguardia per ricercare una dimensione di maggiore comunicatività musicale, venendo prontamente bollati dalla critica di regime con l’etichetta idiota e dispregiativa di Neoromantici (come se ricercare un utilizzo diverso e consapevole della tonalità o recuperare parametri come cantabilità e chiarezza ritmica equivalesse a imitare il romanticismo). Sono passati molti anni e chi non ha tenuto ostinatamente le fette di salame sulle orecchie si è accorto che la musica di Galante non c’entra nulla con le correnti nostalgiche e semplicistiche che pure infestano il panorama compositivo, ma ci troviamo di fronte a un compositore che ha sempre tenuto presente la lezione di chiarezza costruttiva e trasparenza strumentale tipiche del suo maestro Niccolò Castiglioni, pur assumendo un linguaggio da lui molto differente.
Nel 1995 Carlo ha composto questo bellissimo Concerto per violino e orchestra, "Yeliel", che prende il nome dal suo angelo custode, terzo dei serafini, angelo delle montagne, di riappacificazioni e della solidità. La musica di Galante non ha proprio nulla di descrittivo ma non per questo evita la narrazione, articolata su un abilissimo gioco di contrasti tra due temi di carattere diverso che guardano alla tradizione del concerto classico in modo sempre obliquo e spiazzante, senza alcun riferimento ai «bei tempi andati» e utilizzando una curiosa forma a incastro che alterna sezioni di cantabilità pronunciata ad altre dal carattere marcatamente ritmico. La musica mantiene sempre un livello di comunicazione immediata senza condiscendenze verso gli ascoltatori e l’esecuzione di Felice Cusano sotto la direzione di Patrick Fournillier restituisce il mondo onirico della musica di Galante come meglio non si potrebbe.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
