Anche quelli come Gazzelle cadono

Sfrontato, sfacciato, spudorato: Gazzelle si è spesso ritratto così, trasferendo questa attitudine anche alla sua musica. Parlano per lui canzoni come “Martelli”, “Sopra”, “Destri”, “Ok”, che in questi anni hanno permesso al cantautore romano una cinquantina tra Dischi d’oro e di platino. In “Idem”, il suo nuovo singolo, antipasto dell’album che arriverà in primavera, prima del concerto del 9 giugno allo Stadio Olimpico di Roma (l’unico suo appuntamento dal vivo di quest’anno), Flavio Pardini - è il suo vero nome - racconta un altro lato di sé, più fragile, cagionevole: “Quando fai un sacco di errori, gli altri tutti campioni / e se ti viene da urlare, tranquillo, è normale”, canta Gazzelle nei primi versi della canzone.
“Idem” dimostra che anche quelli come Gazzelle possono cadere. Il brano, una ballata dalle sonorità pop-lo fi - anche stavolta si conferma come il fratellino minore degli Zero Assoluto - prodotta come al solito da Federico Nardelli (dietro al suono dei successi di Gazzelle da “Punk” in poi), racconta una crisi personale: “‘Idem’ parla di tanti momenti della mia vita. Dalla fine di una storia che mi ha lasciato al buio all’inizio di qualcosa che mi ha restituito la mia luce. Dal crollo psicologico che ho attraversato un po’ di tempo fa al riprendere la mia vita e la mia mente nelle mie mani - spiega il 33enne cantautore romano - faccio su e giù così spesso, come tutti credo, che a volte bisogna tenere le cinture di sicurezza ben allacciate per non rischiare di perdersi chissà dove, chissà come, chissà per chi. Scrivere è la mia cintura di sicurezza. E se il mondo finisse davvero domani io continuerei a farlo, sempre mettendoci dentro tutto quello che questa vita mi dà. Qualunque cosa sia”.
Il nuovo album, fa sapere lui, è “pronto al 96%”. Ad offrire ai fan una prima anticipazione di quello che sarà il disco - di cui non ha svelato ancora il titolo - ci ha pensato lo scorso autunno il singolo “Non lo dire a nessuno”, introducendo il mood dell’ideale successore di “OK”. L’attitudine resta la solita: quella del cantautore più introverso del circuito indie, abile narratore dei tormentati amori post-adolescenziali di pezzi come “Quella te”, “Nmrpm”, “Non sei tu”, “Scintille”. Così anche la musica, un tra lo-fi e indie pop, tutto chitarrine, tastierine e sintetizzatori. Però la dimensione della cameretta ha cominciato già da tempo a stare stretta a Gazzelle, che ora racconta la fine dei suoi vent’anni e le sue consapevolezze.