Morrissey: "Capitol promuove il satanismo di Sam Smith ma non me"

Morrissey prosegue la sua battaglia contro la Capitol Records. A inizio mese si era detto convinto che la label stesse intenzionalmente sabotando la pubblicazione del suo nuovo album “Bonfire Of Teenagers”. Ora, il musicista britannico si è lamentato del fatto che la Capitol stia dando la precedenza al "satanismo" di Sam Smith rispetto al suo disco, facendo riferimento alla performance di “Unholy” di Sam Smith e Kim Petras alla recente cerimonia dei Grammy Awards.
Sul suo sito Morrissey ha condiviso un messaggio dall'esplicativo titolo, “Bonfire Of Teenagers, RIP.”: “Capitol Records (Los Angeles) promuove con orgoglio il 'satanismo' di Sam Smith; ma considerano l'onesta verità di "Bonfire of Teenagers" di Morrissey come il loro più grande rischio e non lo pubblicano nonostante il loro obbligo contrattuale e la promessa di farlo.”
L'esibizione di Smith e la Petras ai Grammy ha sollevato un discreto polverone e l'alzata di scudi di numerose persone che hanno denunciato la rete televisiva CBS e la Federal Communications Commission per il contenuto riconducibile a Satana di “Unholy”.
La Petras ai taccuini di Variety ha spiegato: “Penso che molte persone, onestamente, abbiano in qualche modo etichettato ciò che rappresento e ciò che rappresenta Sam come religiosamente non cool, io personalmente sono cresciuta interrogandomi sulla religione e volendo abbracciarla, ma realizzando piano piano che non voleva che io ne facessi parte. Quindi è una rappresentazione sul non essere in grado di scegliere la religione. Non essere in grado di vivere nel modo in cui le persone vorrebbero che tu vivessi, perché come trans non sono un ricercato dalla religione. Quindi abbiamo fatto una interpretazione di questa cosa e io ero una specie di Kim guardiano dell'inferno.”