Blanco come i Placebo: distrugge il palco di Sanremo 2023

Corsi e ricorsi storici. Blanco come i Placebo. La band di Brian Molko nel 2001 fu ospite del Festival di Sanremo e, per rabbia e frustrazione, distrusse gli strumenti. La voce di “Blu Celeste” non se l’è presa con chitarra e cassa, ma con i fiori sul palco: un sacrilegio, nella Città dei Fiori. L’artista, ospite del Festival di Sanremo 2023, dopo una prima uscita con Mahmood per cantare "Brividi", chiamato a presentare il nuovo singolo “L’isola delle rose”, non sentendo la voce in cuffia, impossibilitato quindi a cantare il pezzo, se l’è presa con la scenografia floreale distruggendo i bouquet di rose rosse e l’allestimento. Una sorta di "devastazione", forse, era prevista nella performance (prende a calci le rose anche nel video ufficiale del pezzo), ma non di questa portata.
Che cosa è successo dopo l'impasse? I musicisti, fra cui il suo produttore Michelangelo, continuano a suonare, mentre Blanco devasta lo stage alimentando l’indignazione del pubblico in sala che lo inonda di fischi. Amadeus, a fine esibizione, prova a buttare acqua sul fuoco chiedendo a Blanco di riproporre il pezzo senza impedimenti tecnici, ma i fischi continuano a essere incessanti. “Era dai tempi di Bugo e Morgan che non mi trovavo in una situazione del genere”, scherza il presentatore e direttore artistico. "Non sentendo nulla, ho cercato di divertirmi comunque, ma l'avrei fatto in tutti i casi", si giustica Blanco, visibilmente infastidito e agitato. Amadeus, in un secondo momento, taglia la possibilità che Blanco si ri-esibisca.
Brian Molko e soci arrivarono al Sanremo di Raffaella Carrà dopo avere pubblicato da pochi mesi "Black Market Music", il loro terzo disco. Dopo una performance (in playback) piuttosto standard, sul finire del brano il cantante e chitarrista pensò bene di schiantare la sua Stratocaster nera sulla testata dell'amplificatore. Il pubblico in sala, in prima battuta, rimase piuttosto sbigottito, dividendosi tra fischi e applausi, poi partirono i cori "Scemo, scemo". Arrivò Megan Gale che lanciò lo spot dedicato alla Liguria: corsi e ricorsi storici, anche Amadeus ha dovuto uscire dal segmento con Blanco lanciando un imbarazzato "Viva la Liguria". La Carrà si scusò dopo l'interruzione pubblicitaria e del fatto si parlò per molto tempo. "Ci siamo trovati nelle maglie di una manifestazione troppo lontana da noi", spiegò Molko, qualche mese dopo, a Repubblica: "La reazione di disgusto che il pubblico del teatro ha avuto al nostro ingresso in scena, aggiunta all'alcol che avevamo bevuto in gran quantità nei camerini, ha provocato il resto".