Rockol30

Rosa Chemical: arriva la polemica su un big di Sanremo 2023

L'aspettavate? Eccola. E menomale che alla Camera non hanno visto il video di "Polka"...
Rosa Chemical: arriva la polemica su un big di Sanremo 2023

È arrivata: una polemica relativa a uno dei cantanti in gara al Festival di Sanremo 2023 è stata servita su un piatto d’argento dalla deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante, che ieri alla Camera ha sollevato un caso sulla partecipazione alla kermesse di Rosa Chemical (chi è? Ve lo abbiamo spiegato qui, ancor prima che Amadeus annunciasse l’elenco dei big). “Desta sconcerto la notizia riportata dai media che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo Festival di Sanremo porterà, come lui stesso ha affermato, e chiedo scusa per i termini che sto per usare, il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans. La ‘rivoluzione fluida’ era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre, è del tutto inopportuno”. Et voilà.

E menomale che la deputata non ha (ancora?) visto il video di “Polka”, il singolo con il quale due anni fa Manuel Franco Rocati – questo il vero nome del 25enne rapper piemontese – mostrava pistole e mitragliette e teneva per i capelli dentro una roulotte una ragazza non proprio presente a sé stessa. “Troppi cocaleros come in Mexico / ne sto prendendo troppa come un’escort”, rappava nei versi della canzone, alludendo agli stupefacenti. Era il 2020 e sebbene fosse già un trapper atipico, non esattamente il prototipo del bad boy duro e macho (il beat di “Polka” fu ispirato in parte a un remix balcanico di “Bad Romance” di Lady Gaga, non proprio una delle reference della scena), Rosa Chemical non aveva ancora completato la sua trasformazione nel cantante che solo l’anno scorso a Sanremo si presentò con i capelli rosa fluo e zeppe Anni ’70 per cantare insieme a Tananai una versione audace e spinta di “A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà e che ora è il primo in Italia a svelare la copertina di un suo singolo, “Made in Italy”, la canzone che presenterà in gara all’Ariston, su OnlyFans (il sito che permette a creatori di contenuti, spesso porno, anche se non ci sono solamente contenuti sessualmente espliciti, di guadagnare denaro dagli utenti che si iscrivono ai loro canali). “’Made in Italy’ è piedi con cui calpestare ciò che è generalista e che chiude tutto dentro una gabbia fatta di tabù. ‘Made in Italy’ vuole liberarci dalle censure, dagli stereotipi e dal politicamente corretto”, scrive lui su Instagram, con quell’enfasi e quel gusto per la provocazione scuola Achille Lauro, tra i primi a prendere le distanze dalla mascolinità tossica della trap trasformandosi in divo, flirtando con il pop, il glamour e la fluidità.

“Ora sono più pop. Ma prima di questa canzone ho usato un linguaggio particolare, diciamo così, per farmi conoscere. E ho avuto problemi con la censura”, aveva raccontato Rosa Chemical a Rockol lo scorso novembre, parlando del nuovo singolo “Non è normale”. “Se uno come me rischia di suscitare polemiche a Sanremo? Un anno e mezzo fa avrei risposto di sì. Oggi penso di no. Non solo la persona che la gente prima di conoscermi immagina che io sia”, aveva aggiunto, riflettendo sulla sua metamorfosi, pensando ingenuamente che mitragliette e allusioni alla cocaina potessero fare più paura di versi come “se metterò il rossetto in ufficio lunedì / da due passiamo a tre / più siamo e meglio è”, tra quelli contenuti nel testo di “Made in Italy”, la canzone che Amadeus ha scelto di portare in gara tra quelle che Rosa Chemical aveva presentato. Sbagliava, evidentemente: “Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia”, ha tuonato la deputata Morgante, che ha concluso il suo intervento chiedendo alla Rai di escludere Rosa Chemical dalla gara.

L’intervento dell’esponente di FdI è diventato inevitabilmente l’argomento della giornata, tanto da spostare l’attenzione dalle polemiche sul videomessaggio di Zelensky allo stesso Rosa Chemical, che non poteva contare su uno spot migliore di questo.

Schede:
Tags:
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.