Jeff Beck, la leggenda della chitarra (1 / 16)

Jeff Beck è morto a 78 anni, in un ospedale nel Surrey, in Inghilterra, dove era nato e dove viveva. Secondo quanto riferito dal suo ufficio stampa la causa della scomparsa è meningite batterica.
Guitar hero degli anni Settanta per eccellenza, classe 1944 si è distinto, negli anni, non solo per la sua abilità tecnica ma anche per la continua ricerca di sonorità nuove, per le storiche collaborazioni con musicisti del calibro di Jimmy Page e Mick Jagger e per la strenua fermezza nel non voler sacrificare a nulla la sua libertà con la chitarra in mano, scelta che lo portò anche, ad esempio, a rifiutare la possibilità di entrare a far parte dei Rolling Stones.
Beck ha militato in molti gruppi diversi, dando il via al suo percorso musicale con i Trident e prendendo poi il volo con i seminali Yardbirds, band nella quale fu chiamato a sostituire Eric Clapton.
L’animo irrequieto del chitarrista britannico lo porta a lasciare il gruppo per formare, invece, il Jeff Beck Group, anch’esso presto abbandonato per dirigersi verso nuovi lidi, come il supergruppo formato con Tim Bogert e Carmine Apice. E se Beck ha sempre amato mettersi in gioco con altri musicisti, negli anni Ottanta, segnati quasi solo da collaborazioni, questo avviene più che mai, mentre i Novanta lo riporteranno agli album originali.
Il suo ultimo progetto era una collaborazione con Johnny Deep, con cui lo scorso anno aveva pubblicato l'album "18", portato in tour anche in Italia.
Ecco, nelle pagine che seguono, i brani più popolari del guitar hero che sono, spesso frutto d’incroci di destini.